Il presidente statunitense Joe Biden ha concesso l’amnistia a migliaia di veterani dell’esercito condannati con l’accusa di omosessualità

La foto di un veterano dell'esercito statunitense, 11 novembre 2014 (AP Photo/Brynn Anderson)
Un veterano dell'esercito statunitense, 11 novembre 2014 (AP Photo/Brynn Anderson)

Mercoledì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha concesso l’amnistia a migliaia di ex membri dell’esercito che in passato erano stati condannati sulla base di una legge militare che vietava i rapporti omosessuali. Le persone amnistiate ora potranno chiedere l’accesso a una serie di privilegi che sono normalmente concessi ai veterani, ma da cui fino a questo momento erano state escluse a causa della condanna.

Negli Stati Uniti l’articolo 125 del codice del diritto penale militare, in vigore tra il 1951 e il 2013, puniva la «sodomia» anche tra persone consenzienti, e aveva portato alla condanna di moltissime persone nell’esercito solo sulla base dell’orientamento sessuale. Un caso molto triste e famoso nella storia statunitense fu il “lavender scare” degli anni Cinquanta (letteralmente, la “paura della lavanda”, dal termine dispregiativo usato nell’esercito per definire gli uomini omosessuali, “i ragazzi lavanda”). All’epoca nelle istituzioni governative e nell’esercito si diffuse l’idea che le persone della comunità LGBTQ+ potessero rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale, e quindi molte di loro vennero discriminate, indagate o licenziate. Un funzionario della Casa Bianca ha detto che l’amnistia concessa dal presidente Biden riguarderà anche chi era stato coinvolto in quella vicenda.

«Oggi sto riparando a un torto storico» ha detto Biden, specificando che la decisione ha l’obiettivo di far sì che la cultura all’interno dell’esercito rifletta quella della società americana in generale.

Alla fine del 2023 il presidente Biden concesse l’amnistia anche alle persone condannate a livello federale per uso o possesso di marijuana. All’epoca Biden disse che la decisione avrebbe aiutato «a realizzare la promessa di una giustizia equa», dato che storicamente le condanne per i reati relativi all’uso, al possesso o allo spaccio di droga prendono di mira le persone nere o ispaniche molto più di quelle bianche.