La Russia ha bloccato l’accesso a 81 siti di informazione europei

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante una conferenza stampa nel 2022 (Russian Foreign Ministry Press Service via AP)
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante una conferenza stampa nel 2022 (Russian Foreign Ministry Press Service via AP)

Martedì il ministero degli Esteri russo ha detto di aver bloccato l’accesso dal territorio russo a 81 siti di informazione con sede in paesi dell’Unione Europea, accusati di «diffondere sistematicamente informazioni false» sulla cosiddetta «operazione militare speciale», l’espressione che la Russia usa per riferirsi alla guerra in Ucraina. Quattro dei media bloccati sono italiani: La7, La Stampa, La Repubblica e la RAI, con i siti Rai News e Rai.it. Sono stati bloccati anche importanti quotidiani e agenzie di stampa straniere, tra cui lo spagnolo El Pais, i francesi Le Monde e Liberation, e i tedeschi Der Spiegel Frankfurter Allgemeine Zeitung .

La Russia ha dichiarato che il blocco è una diretta conseguenza della decisione dell’Unione Europea, annunciata lo scorso 17 maggio, di bloccare quattro media russi controllati in modo diretto o indiretto dal governo del presidente Vladimir Putin: RIA NovostiIzvestiaVoice of EuropeRossiyskaya Gazeta. Nel suo comunicato, il ministero degli Esteri russo ha detto che la Russia potrà riconsiderare la propria decisione se l’Unione Europea eliminerà per prima le restrizioni.