I Conservatori britannici sono colpiti pure da uno “scandalo delle scommesse”
Cinque persone legate al partito, tra cui due dirigenti, sono accusate di aver scommesso sulla data delle elezioni sapendola in anticipo: è un nuovo grave danno di immagine
Negli scorsi giorni cinque persone legate al Partito Conservatore britannico sono state accusate di avere scommesso illecitamente sulla data delle elezioni britanniche del 4 luglio conoscendo in anticipo quando sarebbero state indette. Sono un agente della scorta di Sunak, due dei più importanti dirigenti del partito e due candidati Conservatori per un seggio in parlamento.
La Gambling Commission (l’agenzia governativa che regola il gioco d’azzardo nel Regno Unito) sta esaminando tutte le scommesse di questo tipo per rintracciare eventuali ulteriori irregolarità. È un considerevole danno all’immagine dei Conservatori, già logorata dopo 14 anni al governo e gli scandali del premierato di Boris Johnson, e molti anche all’interno del partito stanno chiedendo a Sunak di prendere provvedimenti disciplinari.
Secondo la legge del 2005 che regolamenta il gioco d’azzardo nel Regno Unito, nota come Gambling Act, costituisce un reato imbrogliare quando si fa una scommessa, o aiutare qualcuno a farlo. La sezione 42 del Gambling Act chiarisce infatti che è illegale fare una scommessa sulla base di informazioni confidenziali che aumentino la possibilità di vincere. Questo sarebbe il caso dei politici dei Conservatori, se sarà confermato che sapevano in anticipo la data del voto prima di puntarci i loro soldi.
Tra l’altro il 21 maggio – cioè il giorno prima che Sunak annunciasse a sorpresa che le elezioni sarebbero state il 4 luglio e non, come molti si aspettavano, in autunno – si è verificato un aumento significativo delle scommesse, che potrebbe essere sospetto. Nel Regno Unito il settore del gioco d’azzardo vale ogni anno 15 miliardi di sterline (17,7 miliardi di euro), ma le scommesse sulla politica sono una nicchia piuttosto piccola, relativamente facile da analizzare e rintracciare.
Il caso più recente riguarda Nick Mason, che è il chief data officer (cioè la persona a capo dell’analisi dei dati) dei Conservatori. Mason, secondo i giornali britannici, avrebbe scommesso in più occasioni somme inferiori alle cento sterline (poco più di 100 euro): avrebbe potuto vincerne migliaia. Tra chi ha scommesso, si è scoperto la settimana scorsa, ci sono anche Craig Williams, uno dei più stretti assistenti di Sunak che lo ha candidato nel collegio di Montgomeryshire and Glyndwr; e Laura Saunders, candidata nel collegio di Bristol North West e sposata con Tony Lee, il direttore della campagna elettorale del Partito Conservatore.
Mason e Lee si sono entrambi messi in aspettativa dai loro incarichi. Questi quattro esponenti dei Conservatori sono ora sottoposti a indagini. L’unica persona che ha già subìto provvedimenti disciplinari è l’agente della scorta del primo ministro, di cui i media britannici non hanno diffuso il nome: fa parte della Metropolitan police, cioè la polizia di Londra, ed è stato temporaneamente sospeso dal servizio. Diversi membri e parlamentari uscenti del Partito Conservatore hanno chiesto a Sunak di adottare misure analoghe, e cioè di sospendere le persone coinvolte in quello che i giornali hanno già chiamato betting scandal, «lo scandalo delle scommesse».
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La Gambling Commission si è fatta consegnare dalle società di scommesse la lista di tutte le puntate sulla data delle elezioni a cui corrisponderebbe un pagamento superiore alle 199 sterline (circa 235 euro). Si tratta di alcune centinaia di persone: l’agenzia sta esaminando i loro nomi per individuare eventuali altri casi sospetti. Gli accertamenti sono ancora in corso.
Più in generale, non è chiaro quante persone sapessero in anticipo delle intenzioni di Sunak. George Osborne, che è stato uno dei ministri Conservatori più influenti nei governi di David Cameron (2010-2016) e oggi conduce il podcast Political Currency, ha stimato che potessero essere una quarantina le figure di vario livello informate della data del voto con un certo preavviso.
Il primo ministro Sunak si è detto «incredibilmente arrabbiato» per la situazione e ha prospettato l’espulsione dal partito delle persone coinvolte, quando saranno concluse le indagini. Lunedì Sunak ha fatto sapere che i Conservatori stanno facendo un’inchiesta interna e che non gli risultano altri casi di candidati alle elezioni coinvolti oltre ai due già noti.
Secondo il ministro dell’Interno, James Cleverly, sono stati «casi isolati». Uno dei più potenti esponenti dei Conservatori degli ultimi anni, Michael Gove, ha paragonato questo scandalo al Partygate, cioè le feste in pieno lockdown nei palazzi governativi di Londra: «La percezione che operiamo al di fuori delle regole che stabiliamo per gli altri era dannosa all’epoca e lo è oggi», ha detto al Times Gove, che non si è ricandidato.
Lo scandalo rischia di compromettere l’ultima settimana della campagna elettorale di Sunak, che già non era partita benissimo, si è impelagata in proposte controverse come reintrodurre il servizio militare o civile obbligatorio, ed è stata oscurata dal ritorno di Nigel Farage.
In tutto questo, mentre la notizia di alcune delle scommesse era già uscita, gli account social dei Conservatori hanno pubblicato il surreale video di una roulette con la didascalia: «Se scommetti sul Labour, non vinci mai». Il post è stato poi rimosso, ufficialmente per problemi di copyright.
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