(AP Photo/Rafiq Maqbool)

L’Egitto ha tolto le licenze a vari tour operator che avevano organizzato viaggi illegali verso la Mecca nei giorni dello Hajj

Sabato il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly ha ordinato il ritiro delle licenze a 16 compagnie turistiche che avevano organizzato illegalmente il viaggio di molti pellegrini alla Mecca in occasione dello Hajj, il pellegrinaggio che i fedeli dell’Islam di tutto il mondo sono tenuti a fare almeno una volta nella vita e che molto spesso compiono in età avanzata. L’Arabia Saudita, il paese in cui si trova la Mecca, concede infatti uno speciale permesso per svolgere il pellegrinaggio a un numero limitato di persone ogni anno: i permessi vengono divisi tra i paesi con un sistema di quote e distribuiti agli individui tramite una lotteria, e sono in ogni caso piuttosto costosi.

Per questo negli ultimi anni sono aumentati i tour operator che organizzano viaggi alla Mecca con visti turistici individuali nei giorni dell’Hajj, molto meno costosi. Questi visti, però, non includono le molte garanzie incluse invece con il permesso ufficiale, come un’assistenza medica rapida, alloggi adeguati alle alte temperature che spesso si registrano nella regione nel periodo del pellegrinaggio e l’accesso ai luoghi sacri per la religione islamica. I pellegrini non registrati, poi, rischiano l’arresto e il rimpatrio se identificati e catturati dalle forze di sicurezza saudite.

Il fenomeno, che esiste appunto da anni, è tornato a essere discusso perché negli ultimi giorni alla Mecca sono morte tantissime persone. L’Arabia Saudita non ha ancora pubblicato dei dati ufficiali sul numero di morti, ma fonti diplomatiche saudite hanno detto che tra loro c’erano 658 persone arrivate dall’Egitto. Di queste, 630 erano lì ma non avevano il permesso ufficiale. Il governo egiziano ha quindi cominciato a identificare i tour operator a cui si erano affidati e ha ordinato la revoca delle loro licenze e l’apertura delle indagini verso i titolari delle aziende. Ha anche imposto il pagamento di un risarcimento alle famiglie delle persone morte alla Mecca dopo essersi affidate a loro.

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