Gli attacchi armati nel Daghestan, in Russia
Almeno sette persone sono state uccise in attacchi armati contro una chiesa, una sinagoga e un commissariato, non è chiaro chi li abbia compiuti e se sono collegati
Domenica sera sono stati compiuti tre separati attacchi armati contro una sinagoga, una chiesa e un commissariato in due città della Repubblica federale del Daghestan, regione del Caucaso in Russia: almeno sette persone sono state uccise. Le autorità russe hanno detto di considerare i tre attacchi un attentato terroristico, ma non è chiaro al momento se siano collegati tra loro né chi siano i responsabili: al momento sono in corso le ricerche per trovarli.
Sia la chiesa che la sinagoga sono a Derbent, città sul mar Caspio a prevalenza musulmana. Il commissariato si trova invece a Makhachkala, a circa 125 chilometri. Secondo le informazioni disponibili al momento, gli attacchi sarebbero stati compiuti con armi da fuoco e nella sinagoga si sarebbe poi sviluppato un incendio. Le sette persone uccise sono sei poliziotti e un prete della chiesa ortodossa. Almeno 12 persone sono state ferite e due aggressori sono stati uccisi, hanno detto le autorità locali.
Di recente la Russia ha subìto alcuni attentati terroristici jihadisti: il più noto e grave è stato lo scorso marzo, rivendicato dall’ISIS, in cui un gruppo di uomini armati ha ucciso oltre 130 persone sparando all’interno del Crocus City Hall, un grande teatro nella periferia nordoccidentale di Mosca, in Russia, appiccando poi un incendio che ha fatto collassare il tetto dell’edificio.
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