In Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro ci sono stati grossi blackout in seguito a un forte caldo anomalo

Un uomo si rinfresca in una fontana a Belgrado, in Serbia (AP Photo/Darko Bandic)
Un uomo si rinfresca in una fontana a Belgrado, in Serbia (AP Photo/Darko Bandic)

Venerdì pomeriggio in molti paesi balcanici – Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro e parte della costa della Croazia – ci sono state gravi interruzioni di corrente. Secondo il ministro dell’Energia del Montenegro Sasa Mujovic, i blackout sono stati causati da un improvviso aumento del consumo di energia: negli ultimi giorni, infatti, la regione è stata colpita da un caldo particolarmente intenso, che ha fatto sì che moltissime abitazioni e attività accendessero ventilatori e aria condizionata.

Le interruzioni sono cominciate attorno all’una di pomeriggio e sono durate varie ore, fino al tardo pomeriggio: hanno creato grossi problemi alle attività commerciali (per via della mancanza di connessione a internet, soprattutto), ma anche alla gestione del traffico (dato che i semafori di molte città hanno smesso di funzionare). Ci sono poi stati molti disagi alla popolazione, costretta a cercare metodi alternativi per rinfrescarsi mentre le temperature superavano in molte città i 40 gradi celsius.

La società elettrica pubblica della Repubblica serba di Bosnia e Erzegovina, una delle due entità territoriali che compongono il paese, ha detto che le aziende statali della regione hanno collaborato per risolvere il problema, ma che i loro esperti stavano ancora cercando di identificare l’origine del malfunzionamento.