In Ucraina una serie di attacchi russi ha danneggiato varie infrastrutture del settore energetico
Nella notte tra venerdì e sabato l’esercito russo ha compiuto una serie di attacchi con missili e droni contro varie importanti infrastrutture del settore energetico in diverse regioni dell’Ucraina meridionale e occidentale. Finora sono stati confermati attacchi nella regione di Zaporizhzhia, dove due lavoratori sono rimasti feriti, e in quella di Leopoli, dove un missile russo ha provocato un grosso incendio.
La difesa aerea ucraina ha detto di aver abbattuto 12 dei 16 missili lanciati e tutti i 13 droni, ma ci sono stati comunque danni alle apparecchiature dell’Ukrenergo (l’unico operatore di linee di trasmissione ad alta tensione del paese) nella regione di Zaporizhzhia e di Leopoli. Ci sono stati anche attacchi che non hanno riguardato le infrastrutture energetiche nella città nordoccidentale di Lutsk, nella regione di Volyn, e nella regione di Vinnytsia.
Da mesi sia la Russia che l’Ucraina hanno intensificato i loro attacchi contro le rispettive infrastrutture energetiche, allo scopo di danneggiarle gravemente e creare danni importanti a quelle strategiche, per la cui riparazione servirà tempo. Quelli contro le raffinerie russe, in particolare, sono diventati più frequenti negli ultimi mesi. In Ucraina, Reuters stima che gli attacchi abbiano portato a un dimezzamento della capacità di generazione di energia elettrica del paese: questo ha provocato una grave crisi energetica, e da giorni varie città ucraine hanno imposto limitazioni ai consumi.