L’altra squadra che gioca in casa agli Europei
La Turchia allenata da Vincenzo Montella è sostenuta da quasi tre milioni di persone in Germania, e promette bene
Nella prima giornata degli Europei maschili di calcio una delle partite più divertenti è stata quella vinta contro la Georgia per 3 a 1 dalla Turchia, che dallo scorso settembre è allenata dall’italiano Vincenzo Montella e sabato alle 18 giocherà contro il Portogallo la sua seconda partita. Con gli Europei che si tengono in Germania, la Turchia non gioca alle stesse condizioni delle altre nazionali: fin da quando cominciò una intensa e costante migrazione negli anni Sessanta, infatti, nel paese vive una grande comunità turca, che oggi consiste in quasi 3 milioni di persone.
In un certo senso quindi la Turchia è un po’ una seconda nazionale che gioca in casa in questi Europei: ma assieme ai moltissimi tifosi turchi che affollano gli stadi e le città dove si tengono le partite, questa condizione comporta anche maggiori aspettative su una nazionale che ha vinto il girone di qualificazione agli Europei arrivando davanti a Croazia, Galles, Armenia e Lettonia, e che alcuni osservatori hanno indicato come possibile sorpresa del torneo.
Anche prima di allenare la nazionale, Montella era già conosciuto in Turchia perché tra il 2021 e il 2023 allenò la squadra dell’Adana Demirspor. Nelle prime partite con Montella, la Turchia ha vinto 1-0 in Croazia e 4-0 contro la Lettonia, qualificandosi come prima classificata. Lo scorso novembre inoltre la nazionale turca aveva vinto in amichevole 3-2 contro la Germania. Nelle più recenti amichevoli di preparazione agli Europei era sembrata un po’ meno brillante, ma contro la Georgia ha mostrato di essere una squadra che vuole comandare il gioco e che ha diversi calciatori decisamente interessanti.
Il più rappresentativo e conosciuto è Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter premiato come miglior giocatore dell’ultima Serie A. Come altri suoi compagni di squadra, Calhanoglu è nato in Germania, a Mannheim, ed è cresciuto lì calcisticamente, giocando nel Karlsruhe, nell’Amburgo e nel Bayer Leverkusen, prima di trasferirsi in Italia (al Milan e poi all’Inter). Ha deciso però di rappresentare la Turchia, il paese di nascita di suo padre: oggi è il capitano della Nazionale, con cui ha totalizzato finora 87 presenze e 18 gol.
Della partita contro la Georgia sono stati apprezzati soprattutto i due giovani trequartisti Kenan Yildiz e Arda Güler, entrambi nati nel 2005: non sono un’eccezione, visto che la Turchia è la seconda squadra più giovane degli Europei dopo la Repubblica Ceca (i suoi calciatori hanno in media 25,8 anni). Kenan Yildiz è nato e cresciuto anche lui in Germania e nell’estate del 2022 fu acquistato dalla Juventus. La stagione appena trascorsa è stata la sua prima in Serie A: ha totalizzato 27 presenze, segnando 2 gol. Contro la Georgia aveva segnato un gol dopo un’azione molto ben costruita dalla Turchia, ma è stato annullato per un fuorigioco di pochi centimetri.
Arda Güler invece è passato al Real Madrid l’estate scorsa, ma inizialmente ha giocato poco per via di un infortunio e della presenza di molti calciatori forti nel suo ruolo. Nelle ultime partite, però, ha cominciato a giocare e a far vedere eccellenti qualità. È mancino, può fare il trequartista a destra, a sinistra, o in centro e ha una tecnica e una visione di gioco davvero eccezionali per la sua età. Contro la Georgia ha segnato con uno spettacolare tiro di sinistro da fuori area, confermandosi praticamente infallibile quando calcia in porta: tra campionato spagnolo ed Europei ha tirato sette volte in porta, facendo sempre gol.
A differenza del girone di qualificazione, in cui la Turchia subì 7 gol in 8 partite, oggi la squadra è un po’ meno solida in difesa, anche perché si sono infortunati i due difensori centrali titolari, Caglar Söyüncu del Friburgo e Ozan Kabak dell’Hoffenheim. La prossima partita aiuterà a capire meglio il suo valore, perché il Portogallo è una squadra con attaccanti molto forti.
Anche agli scorsi Europei la Turchia era considerata una potenziale sorpresa, ma andò malissimo: perse tre partite su tre (anche contro l’Italia, 3-0) e fu eliminata. Adesso le basterà probabilmente fare un punto nelle prossime due partite contro Portogallo e Repubblica Ceca per passare agli ottavi di finale: è dagli Europei del 2008 che non si qualifica per una fase a eliminazione diretta di un grande torneo (quell’anno arrivò addirittura in semifinale). Sono più di vent’anni che la Turchia non gioca i Mondiali, invece. L’ultima volta che si qualificò era il 2002, e a sorpresa arrivò terza. Questa nuova generazione di calciatori sembra avere il potenziale per rendere di nuovo competitiva la nazionale turca.