Il parlamento slovacco ha approvato la contestata riforma della televisione pubblica locale
Giovedì il parlamento della Slovacchia ha approvato la contestata riforma della televisione pubblica locale, che prevede un maggior controllo del governo sui media e contro cui nei mesi scorsi erano state organizzate proteste per la libertà d’espressione. La riforma prevede la sostituzione della dirigenza dell’emittente pubblica del paese, Radio e Televisione della Slovacchia (RTVS), con un consiglio di supervisione nominato dal governo. RTVS cambierà inoltre nome in Slovacchia Televisione e Radio (STVR). La legge entrerà in vigore a luglio, dopo la firma del presidente Peter Pellegrini, eletto da poco col sostegno del governo, filorusso e populista e guidato dal primo ministro Robert Fico.
La riforma della televisione pubblica slovacca è stata approvata con 78 voti favorevoli (il parlamento slovacco, unicamerale, ha 150 deputati in tutto): dopo l’approvazione i deputati e le deputate dell’opposizione sono uscite dall’aula in segno di protesta. La ministra della Cultura Martina Simkovicova, ideatrice della riforma, l’ha difesa dicendo che garantirà il rispetto del pluralismo e della democrazia.