Il Giappone ha emesso restrizioni commerciali nei confronti di aziende cinesi che avrebbero aiutato l’esercito russo in Ucraina
Venerdì il ministero degli Esteri del Giappone ha annunciato restrizioni commerciali nei confronti di una serie di aziende con sede in Cina e in altri paesi i cui governi sostengono l’invasione russa dell’Ucraina: il Giappone aveva già imposto sanzioni contro aziende cinesi, ma mai motivandole con il sostegno della Cina alla Russia nell’ambito dell’invasione dell’Ucraina. Gli altri paesi nei confronti delle cui aziende il Giappone ha annunciato misure sono India, Kazakistan e Uzbekistan. Le restrizioni prevedono il divieto per le aziende giapponesi di commerciare con le aziende interessate dalle sanzioni: tra queste ci sono Asia Pacific Links, con sede a Hong Kong, e Yilufa Electronics, con sede a Shenzhen, sempre in Cina.