La Corte penale internazionale ha reso noto il mandato di arresto contro Iyad ag Ghali per crimini di guerra in Mali, emesso nel 2017

Combattenti del gruppo Ansar Dine a Timbuctù, in Mali, il 31 agosto 2012 (AP Photo)
Combattenti del gruppo Ansar Dine a Timbuctù, in Mali, il 31 agosto 2012 (AP Photo)

Venerdì la Corte penale internazionale (ICC), il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, ha reso noto un mandato di arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti di Iyad ag Ghali.
Iyad ag Ghali è il presunto leader del gruppo islamista Ansar Dine, che nel 2012 prese il controllo di Timbuctù, nel nord del Mali, e cercò di imporre la sharia, l’insieme dei principi della religione islamica, in una forma radicale ed estrema. Il mandato d’arresto era stato emesso nel 2017 ma era rimasto segreto fino ad oggi.

La Corte accusa Iyad ag Ghali di diversi crimini fra cui stupro, schiavitù sessuale, tortura e trattamenti umilianti e degradanti, persecuzione sulla base della religione e del genere, uccisione di soldati al di fuori delle norme del diritto internazionale e danneggiamento intenzionale di edifici dedicati alla religione e monumenti storici. Alcuni di questi crimini, come lo stupro, possono essere considerati sia come crimini di guerra, dato che sono avvenuti in un momento in cui una guerra era in corso, che come crimini contro l’umanità, perché possono essere commessi sia in tempo di guerra che in tempo di pace.