L’Antitrust ha multato DR Automobiles perché aveva presentato come prodotte in Italia automobili fabbricate in Cina

La foto mostra un vecchio modello di suv della DR Automobiles esposto nel 2018
Un modello di suv della DR Automobiles esposto nel 2018 (Marco Destefanis/Pacific Press via Ansa)

Giovedì l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), più nota come Antitrust, ha emesso una multa di 6 milioni di euro all’azienda automobilistica italiana DR Automobiles per pratiche commerciali scorrette. L’Antitrust ha accertato che DR Automobiles «almeno a partire dal dicembre 2021» ha indicato l’Italia come origine e luogo fabbricazione delle automobili vendute con i marchi DR ed EVO che invece erano state prodotte in Cina, «salvo marginali interventi di rifinitura e di completamento». È avvenuto nelle promozioni e nelle pubblicità dei modelli, durante un periodo in cui secondo l’Antitrust sono aumentate le vendite delle vetture DR ed EVO. L’Antitrust inoltre contesta alla società e alla sua controllata DR Service & Parts di non aver garantito «un adeguato approvvigionamento dei pezzi di ricambio e neppure una corretta assistenza post-vendita», tramite i concessionari o le officine autorizzate.

Le due società hanno ora 60 giorni di tempo per comunicare all’Antitrust i provvedimenti presi per risolvere le «condotte illecite». DR Automobiles ha fatto sapere con un comunicato che farà ricorso: «La delocalizzazione in Estremo Oriente di parte della produzione delle autovetture (pratica comune nel settore automotive) commercializzate da DR Automobiles Groupe non è mai stata celata al pubblico». L’azienda ha replicato che l’indisponibilità di alcuni pezzi di ricambio è dipesa dalla «nota disruption della catena di approvvigionamento del settore automotive avvenuta nel periodo post-pandemico», che la situazione è migliorata e i tempi di consegna dei ricambi sono oggi «di poco superiori ai 2 giorni», e che intende in futuro «accrescere le fasi di lavorazione in Italia, ampliando a tal proposito il proprio polo industriale di Macchia d’Isernia (in Molise) con un nuovo stabilimento produttivo» dove sviluppare nuovi modelli, anche elettrici.