Il grosso blackout in Ecuador
Circa 17 milioni di persone sono rimaste per diverse ore al buio, secondo il governo per via della scarsa manutenzione della rete elettrica nazionale
Mercoledì, in Ecuador, c’è stato un blackout durato diverse ore in tutto il paese: si stima che circa 17 dei 18 milioni di abitanti siano rimasti senza corrente, con abitazioni, ospedali e metropolitane che sono state per ore al buio.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Luque ha attribuito il blackout alla scarsa manutenzione del sistema elettrico nazionale, e ha incolpato i governi precedenti per i tagli alla spesa pubblica e le loro conseguenze sulle infrastrutture del paese.
A Quito, la capitale del paese, il sindaco Pabel Muñoz ha detto che il blackout è stato tale da interessare anche la rete elettrica della metropolitana locale, che è autonoma e alimentata da un sistema separato da quello del resto della città.
Diversi ospedali hanno potuto continuare a lavorare solo grazie all’energia elettrica fornita dai generatori di cui erano dotati. Il blackout si è verificato tra l’altro in un momento in cui fa molto caldo, con temperature di oltre 30 gradi, e le persone non potevano utilizzare condizionatori né ventilatori.
Sono poi state interrotte le lezioni in scuole e università, e altre attività nel mezzo del loro svolgimento.
Da anni l’Ecuador è alle prese con una crisi del settore energetico. Lo scorso aprile il presidente Daniel Noboa aveva dichiarato lo stato di “emergenza energetica” nel paese e aveva sostituito la ministra dell’Energia. La fornitura di energia elettrica era diventata insufficiente perché la siccità che sta ancora interessando il nord delle Ande aveva diminuito la produzione delle centrali idroelettriche, da cui deriva il 75 per cento della produzione energetica ecuadoriana. In quel momento, in diverse città dell’Ecuador, era stata razionata l’energia elettrica, con blackout programmati di alcune ore.
Il blackout di mercoledì ha avuto comunque cause diverse, ha detto il ministro Luque, che ha parlato soprattutto di mancanza di sufficienti investimenti pubblici per la manutenzione della rete elettrica del paese.