Il soldato statunitense arrestato in Russia a inizio maggio è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere
Il soldato statunitense arrestato il 2 maggio scorso nella città russa di Vladivostok, a un centinaio di chilometri dal confine con la Corea del Nord, è stato condannato a scontare 3 anni e 9 mesi in una colonia penale russa.
Gordon Black è un sergente dell’esercito, ha trentaquattro anni, ed è accusato di aver rubato 10mila rubli (circa 111 euro) a una donna con cui si ritiene avesse avuto una relazione. È accusato anche di averla aggredita durante un litigio e di aver minacciato di ucciderla. Secondo le agenzie di stampa russe, il soldato ha ammesso in tribunale di aver rubato i soldi, che dice di aver usato per comprare del cibo e pagare tre notti in un hotel, ma sostiene di averli restituiti il giorno seguente. Ha invece negato le altre accuse.
L’esercito statunitense ha detto che Black non aveva richiesto autorizzazioni ufficiali per il viaggio in Russia, dove si è fermato mentre rientrava dalla Corea del Sud, dove era di stanza.
Gordon Black non è il primo cittadino statunitense a essere arrestato e condannato in Russia: Paul Whelan, ex marine arrestato nel 2018 per presunto spionaggio, nel 2020 è stato condannato a 16 anni di carcere. Per Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal arrestato nel marzo del 2023 con accuse di spionaggio ritenute false e pretestuose da molti paesi e osservatori indipendenti, invece il processo deve ancora cominciare.