La situazione al confine tra Israele e Libano è sempre più complicata
Negli ultimi giorni gli scontri tra militari israeliani e miliziani di Hezbollah si sono intensificati, e l'esercito israeliano ha detto di essere pronto anche a un'invasione di terra
Nella serata di martedì l’esercito israeliano ha diffuso un comunicato in cui ha detto di aver approvato un piano operativo per attaccare il Libano: il comunicato non entra nei dettagli e si limita a dire che il comando dell’esercito sta accelerando la preparazione dei militari a intervenire in caso venga ordinato un attacco.
L’annuncio è arrivato poche ore dopo che Hezbollah, un gruppo paramilitare libanese sostenuto dall’Iran e alleato del gruppo radicale palestinese Hamas, aveva pubblicato un video di nove minuti in cui sosteneva di aver filmato con alcuni suoi droni di sorveglianza diverse zone di Israele, tra cui il porto nella città di Haifa e un’infrastruttura militare. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz aveva criticato il video dicendo che il suo governo è «molto vicino al momento di decidere se cambiare le regole del gioco contro Hezbollah e Libano» e che nel caso di «una guerra totale» Hezbollah verrebbe distrutto da Israele.
Da quando Israele ha invaso la Striscia di Gaza, in risposta all’attacco compiuto il 7 ottobre dal gruppo palestinese Hamas in Israele, ci sono stati molti scontri al confine tra Israele e Libano, che hanno fatto in più occasioni temere che potesse aprirsi un nuovo fronte di guerra.
Ultimamente gli scontri sono diventati più frequenti, e da alcune settimane sui giornali israeliani si parla con insistenza di un possibile attacco israeliano in Libano: a inizio giugno il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una visita nel nord del paese al confine con il Libano, aveva detto che Israele è pronto a ripristinare la sicurezza nella zona «in un modo o nell’altro», sottintendendo di non escludere un attacco in territorio libanese.
Da quanto è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza gli attacchi israeliani hanno ucciso in Libano circa 300 miliziani di Hezbollah e circa 80 civili, mentre gli attacchi compiuto dal Libano hanno ucciso 18 soldati israeliani e 10 civili. Appena una settimana fa inoltre Israele aveva ucciso in un bombardamento nel sud del Libano un importante comandante di Hezbollah, Taleb Abdallah, noto anche come Abu Taleb.
Hezbollah è uno dei gruppi più potenti del Medio Oriente, e da tempo si teme che possa intervenire militarmente contro Israele a favore di Hamas. Le tensioni tra Hezbollah e Israele erano molto aumentate dopo l’uccisione a inizio gennaio di Saleh al Arouri, vice capo del cosiddetto Politburo di Hamas, il più importante organo politico dell’organizzazione. Al Arouri era stato ucciso da un bombardamento israeliano su Dahiyeh, un quartiere di Beirut, la capitale del Libano. In seguito all’uccisione di al Arouri il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva promesso una «ritorsione» contro Israele in un discorso pubblico, ma alla fine c’erano stati solo attacchi limitati al confine tra i due paesi.