La Corea del Nord e la Russia hanno firmato un accordo che prevede anche la difesa reciproca in caso di attacco

Vladimir Putin e Kim Jong Un si scambiano le copie dell'accordo dopo averle firmate (EPA/KRISTINA KORMILITSYNA / SPUTNIK/KREMLIN)
Vladimir Putin e Kim Jong Un si scambiano le copie dell'accordo dopo averle firmate (EPA/KRISTINA KORMILITSYNA / SPUTNIK/KREMLIN)

Il presidente della Russia Vladimir Putin e il dittatore della Corea del Nord Kim Jong Un hanno firmato un accordo fra i due paesi, che include fra le altre cose l’impegno a difendersi reciprocamente in caso uno dei due venga attaccato da un’altra nazione. Il presidente russo ha definito l’accordo «una partnership strategica completa», e Kim Jong Un ha detto che «le relazioni fra i nostri due paesi sono state elevate a un nuovo livello, quello di un’alleanza». L’accordo è stato firmato durante la visita ufficiale di Putin a Pyongyang, la capitale nordcoreana: è il primo viaggio del presidente russo in Corea del Nord in 24 anni.

La visita segna un ulteriore allineamento dei due paesi, che era già stato definito da Kim Jong Un «un rapporto indissolubile di compagni d’armi». La Russia ha ottenuto dalla Corea del Nord rifornimenti di munizioni, ma anche sostegno nel più ampio scontro di Vladimir Putin contro l’Occidente. Questa vicinanza complica la politica degli Stati Uniti in Asia e può limitare le decisioni degli organismi internazionali per isolare il regime nordcoreano.

Una relazione più stretta fra i due paesi, entrambi molto isolati all’interno della comunità internazionale, era iniziata a settembre con la visita di Kim Jong Un in Russia. Allora era stato fatto un accordo, ufficialmente negato dalle due parti in causa, per l’invio di armi nordcoreane alla Russia, che le utilizza per sostenere l’invasione dell’Ucraina: il sostegno nordcoreano è stato ribadito da Kim Jong Un in occasione della visita di Putin.

La Russia si era rivolta inizialmente alla Corea del Nord alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento di armi per aumentare le proprie disponibilità, ridotte dal costante uso nella guerra in Ucraina e dalle sanzioni internazionali. La Corea del Nord ha una buona disponibilità di proiettili di artiglieria, razzi e altre munizioni, seppur di qualità considerata bassa. Ha invece bisogno di praticamente tutto il resto, a partire da cibo, energia e carburanti, nonché di tecnologie di alto livello per sviluppare il suo programma militare, missilistico e nucleare, nonché quello di satelliti spia. Ciononostante secondo gli esperti la nuova fase delle relazioni non ha basi davvero solide e non sembra destinata a durare a lungo.

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