L’indagine del ministero dell’Istruzione sui “diplomifici”
Ha fatto ispezioni in 70 scuole che permettono di recuperare più anni in uno, trovando irregolarità in 47 casi
In questi giorni sono state svolte ispezioni in 70 scuole paritarie secondarie di secondo grado (superiori) tra Campania, Lazio e Sicilia. Le ispezioni sono state svolte da ispettori incaricati direttamente dal ministero dell’Istruzione e del Merito, e hanno riguardato gli istituti che vengono chiamati “diplomifici” o “fabbriche di diplomi”, scuole in cui si possono recuperare più anni di scuole superiori in uno e che nei casi più estremi consentono di ottenere un diploma senza particolari obblighi di frequenza o con corsi online di poche ore, il tutto a pagamento.
In 47 casi, i rispettivi uffici scolastici regionali hanno avviato la procedura per la revoca della parità a causa di alcune irregolarità, tra cui il numero di aule insufficienti per accogliere tutte le classi, il mancato rispetto dei programmi scolastici, la presenza di insegnanti privi di abilitazione o titolo idoneo per l’insegnamento delle discipline, l’esclusione di alcune materie dal piano di studi, la carenza di laboratori (le cucine, nel caso degli alberghieri) ed errori nella gestione dei registri elettronici. In alcuni casi, sono state fatte segnalazioni alla Guardia di Finanza per ulteriori indagini.
Ad aprile erano state svolte ispezioni di questo tipo in altre 68 scuole paritarie in Sicilia. Il caso era stato raccontato per la prima volta da Repubblica Palermo: durante le ispezioni erano state rilevate irregolarità nella modalità di iscrizione degli studenti e, in alcuni istituti, un mancato rispetto dei diritti dei lavoratori.
«Chi si iscrive oggi può ottenere dal 5 al 10% di sconto», aveva detto una scuola alla giornalista dell’edizione palermitana di Repubblica Giada Lo Porto, che ad aprile si era finta interessata a iscriversi a una delle scuole paritarie siciliane oggetto delle ispezioni.
Sempre stando alla ricostruzione di Repubblica Palermo, un’altra scuola avrebbe offerto di ottenere il diploma con 2.500 euro per recuperare 4 anni in cinque mesi, e poi altri 2.500 euro per frequentare l’ultimo anno: «Ma bisogna fare presto, con 2.500 euro si recuperano i primi 4 anni, poi ci si iscrive al quinto anno da settembre sino a giugno: in un anno si consegue il diploma», aveva precisato la scuola. «Questo è il modo più veloce, poi non si potrà più fare».
Il caso era stato menzionato anche dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che in quell’occasione aveva citato il ddl “Semplificazione”, un disegno di legge approvato a fine marzo dal Consiglio dei ministri e che ha fissato a due il numero di anni recuperabili in un solo anno scolastico. La norma è stata chiamata anche “anti-diplomifici”, perché è volta a limitare l’attività di certe scuole: attualmente infatti non ci sono limiti a quanti anni si possono recuperare in una volta sola.
Il disegno di legge dovrà essere approvato dal parlamento per entrare in vigore: per questo motivo, in previsione delle nuove regole, alcune scuole starebbero facendo offerte e sconti per promuovere le iscrizioni e i diplomi veloci.
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