Il progetto per allargare l’aeroporto di Catania
È il quarto più trafficato d'Italia: dopo i grossi disagi causati da un incendio l'estate scorsa si sta studiando la realizzazione di un nuovo terminal
È passato quasi un anno da quando nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2023 un grosso incendio si sviluppò nel terminal A dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. L’incendio causò molti disagi al traffico aereo italiano, dato che l’aeroporto di Catania è il quarto per traffico di passeggeri in Italia (dopo Roma-Fiumicino, Milano-Malpensa e Bergamo-Orio al Serio): il terminal rimase chiuso per circa un mese e provocò attese molto più lunghe del normale, ritardi di diverse ore nelle partenze e cancellazioni di voli.
L’aeroporto ha due soli terminal, quello A e quello C, mentre quello B è in disuso da anni. Da tempo proprio per l’elevato numero di passeggeri, e a maggior ragione dopo i disagi dell’incendio del luglio 2023, si sta studiando la costruzione di un nuovo terminal, che negli obiettivi della società che gestisce l’aeroporto dovrebbe permettere di far transitare circa 20 milioni di persone all’anno (al momento sono circa 11 milioni) per il Vincenzo Bellini.
Il nuovo terminal verrà costruito al posto del terminal B, che fu progettato negli anni Settanta da Riccardo Morandi, architetto noto per molte importanti opere in tutta Italia, ma anche per il Viadotto Polcevera di Genova (il ponte Morandi, appunto), il cui crollo il 14 agosto del 2018 causò la morte di 43 persone. Il terminal B è in disuso dal 2007, quando fu completata la costruzione del terminal A.
In generale è previsto lo stanziamento di circa 500 milioni di euro per la riqualificazione di tutto l’aeroporto entro il 2030, di cui 150 saranno destinati solo al nuovo terminal B, che verrà demolito e ricostruito. La Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, ha già pubblicato il bando per la demolizione del terminal, e la scadenza per le offerte è fissata per il 22 luglio.
Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, ha detto al Sole 24 Ore che la demolizione dovrebbe essere effettuata già entro quest’anno. «Per noi quell’intervento è strategico. Dobbiamo pensare a un aeroporto che guarda al futuro, a uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto parecchio passando da 7 milioni di passeggeri a oltre 11 milioni in meno di dieci anni». Sempre entro il 2030 dovrebbe essere costruita una nuova pista, più lunga e parallela a quella attuale.
Nel frattempo proseguono le indagini sulle cause dell’incendio del luglio 2023, che non aveva causato morti né feriti, a parte qualche intossicazione non grave dovuta al fumo. Le cause non sono ancora chiare e la procura di Catania sta indagando per incendio colposo, nel tentativo di capire se si possano attribuire responsabilità a qualcuno. Ci sono sette persone indagate, tra cui proprio l’amministratore delegato della Sac Nico Torrisi e altri manager della società.