A meno di due mesi dalle Olimpiadi la Senna non è ancora balneabile
Dalle analisi è emersa un’alta concentrazione del batterio Escherichia coli, nonostante i lavori da quasi 1,5 miliardi di euro per farci nuotare gli atleti
Negli ultimi giorni nessuno, nemmeno gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi, avrebbe potuto nuotare nella Senna, il fiume che attraversa Parigi e che tra due mesi dovrebbe ospitare le gare di nuoto in acque libere e di triathlon. Le analisi realizzate dall’amministrazione della città e dalla prefettura regionale hanno evidenziato un livello elevato di Escherichia coli, un batterio che può essere causa di infezioni di vario tipo che interessano in particolare il tratto digerente e le vie urinarie. È un grosso problema per Parigi, sia pratico sia di immagine pubblica.
Una direttiva europea del 2006 ha fissato i livelli che stabiliscono quando l’acqua è balneabile: la concentrazione di batteri non deve essere superiore a 900 unità formanti colonie (CFU, una misura utilizzata per stimare il numero di batteri in un campione) ogni 100 millilitri per l’Escherichia coli e 330 per gli enterococchi, un altro tipo di batteri. Le soglie individuate dalle federazioni sportive per le prossime Olimpiadi sono leggermente più alte: 1.000 per Escherichia coli e 400 per enterococchi.
Secondo un report pubblicato venerdì e diffuso dal quotidiano Le Parisien, le analisi fatte alle acque della Senna hanno evidenziato un superamento dei limiti quasi ogni giorno, in particolare per l’Escherichia coli. Solo negli ultimi giorni della rilevazione c’è stato un leggero miglioramento della qualità dell’acqua.
Nuotare nella Senna è illegale dal 1923 e il fiume è stato giudicato “biologicamente morto” dagli anni Sessanta a causa dell’inquinamento prodotto dall’industria e dall’agricoltura nelle aree delle regioni in cui scorre. Negli ultimi anni sono stati investiti quasi 1,5 miliardi di euro per risanare le acque e renderle di nuovo balneabili. Tra le altre cose è stata finanziata la costruzione di tre piscine naturali – al centro, nella parte ovest e nella parte est della città – che saranno monitorate da bagnini e contrassegnate da boe, dove tutti potranno nuotare e per le quali saranno costruite delle piattaforme per cambiarsi, fare la doccia e tenere al sicuro i propri effetti personali.
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Lo scorso aprile il presidente della Repubblica Emmanuel Macron aveva assicurato che la Senna sarebbe stata pulita entro le Olimpiadi. Diversi politici, tra cui lo stesso Macron, avevano promesso di fare un tuffo nella Senna appena possibile per dimostrare la sicurezza delle sue acque. La sindaca di Parigi Anne Hidalgo aveva annunciato che si sarebbe tuffata il prossimo 23 giugno, ma l’evento è stato rinviato a causa delle elezioni indette la scorsa settimana da Macron dopo la sconfitta alle elezioni europee.