Tredici persone saranno processate per l’incendio che distrusse la Torre dei Moro a Milano
La giudice per l’udienza preliminare Ileana Ramundo ha deciso che 13 persone saranno processate per l’incendio che nell’agosto del 2021 distrusse la Torre dei Moro, un palazzo di 60 metri in via Giacomo Antonini, nella zona sud di Milano. Sono tutte accusate di disastro colposo.
Saranno processati il costruttore Alberto Moro, la moglie Stefania Grunzweig, amministratrice della Polo srl, committente e venditrice degli appartamenti, cinque responsabili della Zambonini spa, l’azienda che si occupò di rivestire la facciata, oltre all’amministratore della ditta che commercializzava in Italia i pannelli del rivestimento realizzati dall’azienda spagnola Alucoil, e infine il legale rappresentante e un manager di quest’ultima. È stata invece archiviata la posizione del responsabile tecnico del cantiere, del responsabile dell’ufficio acquisti dell’azienda Zambonini e di due vigili del fuoco che avevano rilasciato il certificato di prevenzione incendi.
Negli appartamenti distribuiti nei 18 piani abitavano 60 famiglie, circa 150 persone. Non ci furono morti: tutte le persone che si trovavano negli appartamenti, una cinquantina, riuscirono a mettersi in salvo, sembra grazie ad alcuni avvisi tempestivi nel gruppo WhatsApp del condominio.
Durante le indagini la pubblico ministero Marina Petruzzella aveva evidenziato presunte irregolarità nella progettazione del palazzo, in particolare dei materiali utilizzati per ricoprire la facciata.