L’Unicef ha detto che l’esercito israeliano ha impedito l’ingresso di un suo convoglio di aiuti nel nord della Striscia di Gaza
James Elder, il portavoce dell’Unicef, ha detto a BBC News che l’esercito israeliano (IDF) ha impedito l’ingresso di un convoglio di aiuti umanitari della sua organizzazione nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, apparentemente senza fornire validi motivi. Elder si trovava a bordo di uno dei camion del convoglio, che era diretto dalla parte meridionale della Striscia verso nord. Ha raccontato che dopo otto ore in cui i camion sono stati lasciati fermi ai punti di controllo è stato negato loro l’accesso, nonostante fossero in regola con i permessi e con i documenti richiesti da Israele.
L’esercito israeliano, citato sempre da BBC, ha sostenuto che la documentazione del convoglio non fosse compilata in maniera corretta e ha detto che l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, stava usando un camion con cabina posteriore chiusa, per cui è necessaria un’ulteriore autorizzazione: a detta di Israele mezzi di questo tipo sono impiegati da miliziani di Hamas per trasportare armi e persone nel nord della Striscia. Secondo Elder situazioni simili si ripetono con una certa regolarità: ha anche aggiunto di aver visto due pescatori palestinesi che sono stati uccisi con dei colpi sparati alla testa e alla schiena mentre il convoglio era fermo a un punto di controllo.
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