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  • Venerdì 14 giugno 2024

Le foto dell’inizio dello Hajj

Cioè il pellegrinaggio alla Mecca, in Arabia Saudita, che ogni musulmano deve fare una volta nella vita: in questi giorni sono attesi 2 milioni di persone

Hajj
Fedeli musulmani girano intorno alla Ka’bah, l'edificio che custodisce la pietra che per la tradizione musulmana sarebbe stata portata sulla terra dall’arcangelo Gabriele (AP Photo/Rafiq Maqbool)
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Da alcuni giorni moltissime persone da tutto il mondo hanno cominciato ad arrivare alla Mecca, in Arabia Saudita, per lo Hajj, il consueto pellegrinaggio annuale verso la città sacra per i fedeli dell’Islam. Ne sono arrivate già più di un milione, e si stima che nei prossimi giorni i pellegrini possano superare i due milioni. I riti e le preghiere dello Hajj iniziano venerdì 14 giugno e andranno avanti fino al 19 giugno.

Lo Hajj (la cui radice in arabo significa “dirigersi verso”) è il quinto pilastro dell’Islam e deve essere compiuto almeno una volta nella vita da ogni musulmano a patto che le sue condizioni di salute e i suoi mezzi economici glielo consentano. Si svolge tra l’ottavo e il tredicesimo giorno dell’ultimo mese del calendario islamico e rappresenta un momento di purificazione per i fedeli, che durante il viaggio chiedono perdono per i loro peccati e vengono purificati attraverso la celebrazione di preghiere e riti. La destinazione finale del pellegrinaggio è la Grande Moschea della Mecca, dove si trova la Ka’bah, un edificio cubico nero situato al centro del grande cortile della moschea e venerato da tutti i musulmani.

Secondo la dottrina, chi sia impedito fisicamente ad andare in pellegrinaggio alla Mecca può delegare qualcun altro all’assolvimento dell’obbligo religioso, ottenendone i vantaggi “spirituali” a costo di pagare viaggio e mantenimento sul posto della persona incaricata. È anche possibile lasciare fondi in eredità perché il rito sia compiuto in nome e a vantaggio di una persona morta.

Ogni uomo deve vestirsi usando solo due pezze di stoffa non cucite di color bianco, una per cingersi i fianchi (chiamata izar) e l’altra per coprire il tronco e la spalla sinistra, lasciando libero il braccio destro (rida’). Le donne invece devono avere il corpo quasi del tutto coperto, tranne il viso e le mani. Chiunque abbia adempiuto all’obbligo dello Hajj acquista un merito particolare: ha diritto a indossare un copricapo che ricordi l’assolvimento dell’obbligo ed è insignito del titolo onorifico di Ḥājjī (pellegrino dello Hajj).

La grande folla di pellegrini, il cui numero è aumentato sempre di più negli ultimi anni, ha causato spesso problemi e incidenti. Il più grave fu nel 2015, quando secondo le autorità saudite nella calca morirono 769 persone, e quasi mille furono ferite (ma secondo stime dell’agenzia di stampa Associated Press i morti furono in realtà più di 2mila).