La città tedesca che ha deciso di uccidere i suoi piccioni
Lo aveva stabilito il consiglio comunale di Limburg an der Lahn, vicino a Francoforte, e i cittadini hanno approvato il piano con un referendum
Limburg an der Lahn è una città tedesca con circa 36mila abitanti, si trova una cinquantina di chilometri a nord-ovest di Francoforte e come molte città europee è tormentata dalla questione dei piccioni, che affollano i luoghi pubblici causando spesso sporcizia. Per provare a risolvere il problema, il consiglio comunale della città dell’Assia ha proposto di eliminarli con un metodo particolarmente cruento, tra le proteste degli attivisti animalisti: con un referendum votato domenica 9 giugno, assieme alle elezioni europee, è stato infine stabilito che i circa 700 piccioni che ci sono in città dovranno essere uccisi.
Lo scorso 13 novembre il consiglio comunale di Limburg an der Lahn aveva approvato un piano per ridurre la popolazione dei piccioni attraverso la loro uccisione mirata. Il piano, in particolare, prevede che gli animali vengano attirati in una trappola da cui non hanno possibilità di scappare, per poi essere storditi con un colpo in testa e infine uccisi spezzando loro il collo.
Per le organizzazioni animaliste locali il piano era inaccettabile, obsoleto e crudele, così avevano proposto e ottenuto di organizzare un referendum per abrogare la decisione del consiglio. Si era opposta anche l’associazione tedesca per la protezione degli animali, che in collaborazione con altri gruppi animalisti aveva avviato una campagna di sensibilizzazione per persuadere i circa 26mila aventi diritto a votare “sì”, cioè a opporsi all’uccisione dei piccioni.
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Il sindaco socialdemocratico di Limburg an der Lahn, Marius Hahn, ha detto allo Spiegel che non aveva idea di che risultato attendersi dal referendum. Tuttavia il 53,45 per cento degli elettori ha votato per respingere il quesito referendario e approvare il piano del consiglio comunale, e quindi per far uccidere i piccioni da un falconiere con il metodo approvato entro i prossimi due anni. Per il referendum era previsto un quorum del 25 per cento, pari a 6.662 voti: visto che hanno votato “no” 7.530 persone il risultato è valido.
Il movimento cittadino contrario all’uccisione dei piccioni ha commentato l’esito del voto definendola «una pessima giornata per i diritti degli animali». Secondo i critici peraltro abbattere i piccioni non è una strategia efficace per ridurre la popolazione, anche perché alcuni studi hanno evidenziato come in vari casi siano stati in grado di ripopolarsi anche dopo interventi di questo tipo.
Un metodo alternativo per ridurre il numero di piccioni può essere evitare di dar loro da mangiare e al contempo installare apposite colombaie da cui poi si possono rimuovere le uova: è il sistema applicato a Basilea, in Svizzera, dove dopo vari tentativi falliti tra gli anni Sessanta e Ottanta la popolazione di piccioni si è dimezzata nel giro di quattro anni. In città tedesche come Neustadt an der Weinstraße e Grünstadt (nei pressi di Mannheim, a sud di Francoforte), è stato proprio imposto il divieto di dar da mangiare ai piccioni, mentre in altre città sia in Europa che nel Regno Unito per cercare di tenerli lontani, tra le altre cose, sono stati introdotti uccelli rapaci o costruite apposite casette.
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