In Kuwait 49 persone sono morte in un incendio in un alloggio per lavoratori
Mercoledì mattina è andato a fuoco un alloggio che ospitava lavoratori a Mangaf, nel sud del Kuwait, un piccolo stato del Medio Oriente. Il ministro dell’Interno del paese ha detto che sono morte almeno 49 persone. Un agente di polizia ha detto alla televisione pubblica che decine di persone sono state soccorse dall’edificio che andava a fuoco, e che le morti sono state dovute all’inalazione di fumo. Ha inoltre suggerito che al suo interno ci fossero più persone di quanto consentito dalla legge. Il vice primo ministro ha attribuito la responsabilità dell’incendio ai «proprietari avidi (…) che violano i regolamenti edilizi».
Le autorità stanno indagando sulle cause dell’incendio, e per ora non hanno diffuso informazioni sulla provenienza dei lavoratori. Alcuni media locali hanno scritto che molti dei lavoratori provenivano dal sud dell’India, ma anche da Pakistan, Bangladesh, Filippine e Nepal. Due terzi della popolazione del Kuwait sono composti da lavoratori migranti, che vivono spesso in condizioni di estrema precarietà. Capita spesso, per esempio, che i datori di lavoro confischino i passaporti dei loro dipendenti per impedire loro di muoversi liberamente e che si rifiutino di fornire loro alloggi adeguati, pause dal lavoro e giorni di riposo.