Nei Paesi Bassi tre persone sono state condannate per l’omicidio del giornalista Peter R. de Vries, ucciso nel 2021
Mercoledì un tribunale di Amsterdam, nei Paesi Bassi, ha condannato tre uomini per il loro coinvolgimento diretto nell’omicidio del giornalista investigativo Peter R. de Vries, ucciso il 6 luglio del 2021. Non si conoscono i loro nomi perché i Paesi Bassi hanno delle leggi molto stringenti sul diritto alla privacy, ma si sa che l’uomo che ha ucciso materialmente de Vries, sparando contro di lui ripetutamente, è stato condannato a 28 anni di carcere, così come l’autista che lo aiutò a scappare dopo l’attacco. Il principale organizzatore dell’omicidio è invece stato condannato a 26 anni e un mese.
In tutto le persone accusate di essere coinvolte nell’omicidio erano state nove: altri tre uomini sono stati considerati complici e condannati a pene tra i 10 e i 14 anni, mentre un altro è stato giudicato colpevole di possesso di droga ma non è stato considerato complice dell’omicidio. Altri due sono stati assolti.
De Vries aveva 64 anni ed era un giornalista investigativo. Nei Paesi Bassi era molto conosciuto perché si era occupato di centinaia di casi criminali, tra cui il rapimento di Freddy Heineken, presidente della società produttrice di birra Heineken, avvenuto nel 1983. De Vries era stato spesso ospite di programmi televisivi che riguardavano storie di cronaca nera e aveva avuto un ruolo fondamentale nella risoluzione di diversi casi irrisolti. Nel tempo aveva ricevuto minacce per il lavoro che svolgeva e durante alcuni periodi gli era stata garantita la scorta della polizia. Era diventato famoso anche al di fuori dei Paesi Bassi grazie al suo lavoro investigativo sul caso di Natalee Ann Holloway, una cittadina statunitense scomparsa ad Aruba il 30 maggio del 2005 durante un viaggio post diploma. Grazie a quel lavoro de Vries aveva vinto un International Emmy Award, prestigioso premio di giornalismo televisivo.