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  • Martedì 11 giugno 2024

In Francia il leader dei Repubblicani vuole allearsi con l’estrema destra

Eric Ciotti lo ha annunciato in televisione, suscitando però subito le proteste di molti esponenti del partito, che ora chiedono le sue dimissioni

Eric Ciotti (al centro) ad aprile 2024 (EPA/VALERY HACHE )
Eric Ciotti (al centro) ad aprile 2024 (EPA/VALERY HACHE )
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In Francia Eric Ciotti, presidente dei Repubblicani, partito di centrodestra, ha annunciato martedì al telegiornale della televisione TF1 l’intenzione di fare un accordo elettorale con il Rassemblement National (RN), partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella, che ha vinto le ultime elezioni europee. In vista delle elezioni legislative del 30 giugno – indette dal presidente Emmanuel Macron proprio in seguito ai risultati delle europee – Ciotti ha detto di ritenere necessario un accordo tra «tutti quelli che si ritrovano nelle idee della destra», per opporsi alle politiche di Macron e al «pericolo della sinistra».

Le dichiarazioni di Ciotti hanno suscitato immediatamente forti critiche nei suoi confronti dall’interno del partito: hanno chiesto le sue dimissioni anche dirigenti ed esponenti eletti nelle istituzioni. Tra loro il capogruppo all’Assemblea Nazionale, cioè la camera bassa francese, Olivier Marleix, il capolista alle elezioni europee François-Xavier Bellamy e la vicepresidente del partito, Florence Mosalini-Portelli. «Esamineremo lo statuto di questo partito, che ha ancora seri problemi di democrazia interna. Penso che ci sia la possibilità di cacciarlo se non se ne va da solo, e non ho dubbi che ci arriveremo», ha detto Mosalini-Portelli su Franceinfo. Parlando con i giornalisti alla fine dell’ospitata in tv, Ciotti ha però escluso di dimettersi.

Lunedì sera, al termine di un incontro durato diverse ore, i partiti della sinistra francese si erano accordati per presentarsi uniti alle elezioni legislative anticipate a doppio turno del 30 giugno e del 7 luglio. Ciotti, che in tv ha presentato un accordo con il Rassemblement National come una sua iniziativa personale, ha di fatto proposto una strategia analoga tra i partiti di destra, per la creazione di «un blocco nazionale». I Repubblicani, secondo il suo ragionamento, sono «troppo deboli» per opporsi da soli «all’alleanza innaturale» di sinistra.

Martedì mattina era stata Le Pen la prima a sostenere la possibilità di un’alleanza tra i partiti di destra, e la stessa Le Pen ha poi definito «coraggiosa» la proposta di Ciotti. L’ha elogiata anche Bardella, l’altro leader del Rassemblement National, che su X (l’ex Twitter) ha detto che «l’interesse dei francesi» è unire le forze per «lottare contro il caos migratorio, ristabilire l’autorità e l’ordine e sostenere il potere d’acquisto».

– Leggi anche: Il caos della politica francese, spiegato

Sempre martedì mattina ci sono stati colloqui tra Le Pen e Marion Maréchal, che oltre a essere sua nipote e una ex esponente del Rassemblement National era la candidata di punta alle elezioni europee di Reconquête!, il partito di estrema destra fondato dall’opinionista Éric Zemmour. Per qualche ora un accordo tra Reconquête! e il partito di Le Pen e Bardella era ritenuto probabile, ma poi la stessa Maréchal ha fatto sapere che il Rassemblement National ha cambiato idea, decidendo di non procedere con l’alleanza.

Maréchal a sua volta oggi ha incontrato Nicolas Dupont-Aignan, leader di un altro partito di destra (Debout la France). Secondo uno degli ultimi sondaggi, un raggruppamento della destra potrebbe avvicinarsi molto alla maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, che è di 289 seggi.

Ciotti durante l’intervista a TF1 (Stephane De Sakutin/Pool/ABACAPRESS.COM)

Ciotti ha rifiutato il principio del cosiddetto «cordone sanitario» per isolare l’estrema destra: è il principio che era stato seguito negli ultimi anni da quasi tutte le forze politiche francesi, che in caso di ballottaggi avevano sempre sostenuto il candidato alternativo a quello dell’estrema destra del RN. In Francia è previsto il doppio turno anche nelle elezioni del presidente della Repubblica e questa opposizione al partito di Le Pen aveva compattato il resto della politica francese.

I Repubblicani, partito fondato nel 2015 dall’ex presidente Nicolas Sarkozy ed erede dell’Unione per un Movimento Popolare (UMP), nelle ultime elezioni legislative del 2022 hanno preso il 10,4 dei voti, scendendo all’8,5 nelle recenti elezioni europee. Ciotti lo presiede dal dicembre 2022 e ha detto che, secondo lui, la maggioranza dei militanti sostiene la volontà di allearsi con il Rassemblement National.