È stata trovata la barca che si ritiene abbia travolto e ucciso una donna in kayak a Napoli domenica

Canoe davanti alla costa di Napoli (ANSA/CIRO FUSCO)
Canoe davanti alla costa di Napoli (ANSA/CIRO FUSCO)

La capitaneria di porto di Napoli ha trovato quella che si ritiene essere la barca coinvolta in uno scontro con un kayak domenica, in cui era morta una donna che si trovava a bordo del kayak. La barca, che secondo quanto scritto dal Corriere della Sera è un cabinato da 18 metri, si muoveva molto velocemente e dopo lo scontro si era allontanata subito, senza soccorrere il kayak. Sull’incidente è stata aperta un’indagine per omicidio colposo e omissione di soccorso.

Sembra che il proprietario dell’imbarcazione sia lo stesso che in un secondo momento aveva soccorso un’altra persona a bordo del kayak: l’uomo, che risulta indagato, avrebbe detto alla polizia che né lui né le altre persone che erano insieme a lui si erano accorte del presunto impatto tra il cabinato e il kayak.

L’identificazione della barca è stata possibile grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza di villa Rosebery, una delle tre residenze ufficiali del presidente della Repubblica, davanti a cui è avvenuto l’incidente. La barca sarebbe stata trovata in un cantiere navale a Napoli.

La donna, Cristina Frazzica, di 31 anni, si trovava a bordo del kayak assieme a un uomo, che è sopravvissuto ed è stato soccorso da un’altra barca di passaggio. L’uomo ha detto che i due avevano segnalato ripetutamente la propria presenza alla barca, che però non si era fermata. Appena prima dello scontro si erano buttati in mare, ma Frazzica non era riuscita ad allontanarsi abbastanza velocemente ed è stata travolta.