Alberto Cirio è stato confermato presidente del Piemonte, come ci si aspettava

Era sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega, e ha vinto nettamente contro la candidata del centrosinistra Gianna Pentenero

Alberto Cirio
Alberto Cirio (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
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In Piemonte Alberto Cirio di Forza Italia, sostenuto dai partiti della destra di governo, è stato confermato presidente della Regione. La sua vittoria era di fatto scontata, e tutti i sondaggi precedenti alle elezioni amministrative lo davano in ampio vantaggio sui suoi avversari. Nonostante questo risultato fosse ampiamente previsto, la sua vittoria è comunque notevole: in Piemonte da 25 anni si alternavano giunte di centrosinistra e di centrodestra, ed quindi è la prima volta da molto tempo che vince la coalizione uscente.

Cirio governa dal 2019 il Piemonte con una giunta sostenuta dai partiti di governo Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Cirio ha ottenuto più del 56 per cento dei voti, mentre al secondo posto è arrivata Gianna Pentenero, assessora al Lavoro del comune di Torino sostenuta da una coalizione di centrosinistra con PD, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e +Europa, con il 33,5 per cento.

La terza candidata più votata è stata Sarah Disabato, consigliera regionale uscente del Movimento 5 Stelle, con circa il 7,7 per cento, mentre Francesca Frediani, ex Movimento 5 Stelle, candidata con il movimento politico di Luigi de Magistris Unione Popolare, ha preso l’1,5 per cento. Pentenero fu annunciata come candidata dal Partito Democratico già a marzo, creando una spaccatura con il Movimento 5 Stelle che avrebbe voluto essere coinvolto nella scelta: il M5S aveva quindi deciso di presentare come propria candidata Disabato.

In Piemonte era previsto pure il cosiddetto “voto disgiunto”, ossia la possibilità di votare per un candidato presidente e per una lista non collegata, mentre non era previsto il secondo turno di ballottaggio: quindi Cirio avrebbe vinto anche con una maggioranza che non superasse il 50 per cento.

Cirio ha 51 anni e ha iniziato a fare politica con la Lega nei primi anni Novanta, facendosi eleggere consigliere comunale ad Alba, per poi passare a Forza Italia. Era stato a lungo consigliere comunale e vicesindaco di Alba, e nel 2005 era passato per due mandati al consiglio regionale, per poi lasciare il Piemonte nel 2014 in seguito alla sua elezione al Parlamento Europeo. Nel 2019 aveva vinto nettamente contro il presidente uscente, Sergio Chiamparino, del Partito Democratico.