La Corea del Sud ha ricominciato a trasmettere messaggi di propaganda contro la Corea nel Nord con altoparlanti al confine
Domenica la Corea del Sud ha ricominciato a trasmettere messaggi di propaganda contro la Corea del Nord attraverso altoparlanti posti al confine fra i due paesi, cosa che non succedeva almeno dal 2018. La decisione è stata presa dopo che nelle ultime settimane la Corea del Sud aveva ricevuto centinaia di palloni pieni di rifiuti inviati dalla Corea del Nord: il governo nordcoreano sostiene che i palloni siano una risposta a volantini di propaganda critici del regime inviati da attivisti sudcoreani oltre il confine, una pratica che il governo sudcoreano aveva vietato alla fine del 2020.
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La Corea del Nord non ha immediatamente commentato la riattivazione degli altoparlanti, ma in passato disse di considerare queste trasmissioni come degli atti di guerra e minacciò di far esplodere i sistemi audio. In passato, con gli altoparlanti erano state diffuse notizie internazionali, informazioni sulla società democratica e capitalista della Corea del Sud e canzoni k-pop. Secondo l’esercito sudcoreano, durante la notte è possibile sentire il suono a più di 20 chilometri dal confine.
La trasmissione di questi messaggi fu particolarmente problematica nell’agosto del 2015, quando la Corea del Sud trasmise messaggi di propaganda dopo che delle mine antiuomo nordcoreane avevano ferito due suoi soldati. Dopo poche settimane l’esercito nordcoreano colpì dal proprio confine il territorio sudcoreano e schierò alcune truppe, minacciando di attaccare la Corea del Sud via terra se il suo governo non avesse smesso di trasmettere messaggi attraverso gli altoparlanti. La Corea del Sud rispose all’attacco, ma poi la crisi fu risolta diplomaticamente. Nel 2018 la Corea del Sud si impegnò a non trasmettere più messaggi di propaganda, cosa che non ha più fatto da allora.
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