Il portavoce del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, Paolo Signorelli, si è autosospeso per una chat con contenuti antisemiti

Alle spalle del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, alla sua destra, Paolo Signorelli, il 16 aprile 2024 all'apertura del Salone del Mobile a Milano (ANSA / MATTEO BAZZI)
Alle spalle del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, alla sua destra, Paolo Signorelli, il 16 aprile 2024 all'apertura del Salone del Mobile a Milano (ANSA / MATTEO BAZZI)
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Venerdì il portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia, Paolo Signorelli, si è autosospeso dall’incarico dopo la pubblicazione da parte di Repubblica di una chat fra lui e l’ex capo ultras della Lazio e criminale romano Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ucciso nel 2019. La conversazione fra i due sarebbe avvenuta su WhatsApp fra il 2018 e il 2019, quando Signorelli era un giornalista e speaker radiofonico in una radio sportiva, ed è stata rinvenuta nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma sull’omicidio di Piscitelli.

Secondo quanto riportato dai giornalisti di Repubblica, che hanno letto la conversazione, Signorelli e Piscitelli si sarebbero scambiati molti messaggi antisemiti: Repubblica riporta che Piscitelli avrebbe detto in una nota vocale «mica è colpa nostra se i romanisti sono ebrei», a cui Signorelli avrebbe risposto «tutti ebrei» e anche «mortacci loro e degli ebrei». Signorelli avrebbe anche inneggiato ai terroristi neofascisti degli anni di piombo, come Pierluigi Concutelli, fra i capi dell’organizzazione terroristica di Ordine Nuovo. Signorelli si sarebbe anche rallegrato con Piscitelli per il proscioglimento dall’accusa di omicidio di un altro ultras laziale e criminale, Elvis Demce. Verrebbe poi raccontato di un matrimonio della zia di Signorelli svoltosi con un rito pagano sul Monte Soratte, dove si trova il bunker di Benito Mussolini. Al matrimonio avrebbero partecipato anche degli ex terroristi neofascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari.

In una nota pubblicata venerdì mattina Signorelli ha comunicato la sua autosospensione, dicendo però di «non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni fa». Signorelli ha anche voluto «sottolineare» che i contenuti della conversazione sono «gravi» e «quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire».