C’è tutto un caso attorno ai possibili “figli illegittimi” di Varenne
I titolari dell'allevamento, che fino al 2019 si sono presi cura del cavallo trottatore più forte di sempre, sono accusati di averne venduto illecitamente lo sperma
Martedì la procura di Torino ha pubblicato l’avviso di conclusione di un’indagine iniziata nel 2019 e partita da un esposto presentato da Enzo Giordano, il proprietario di Varenne, considerato il cavallo trottatore più forte di tutti i tempi. L’indagine riguarda Varenne Forever, la società che tra il 2003 e il 2019 si prese cura del cavallo diventato stallone, cioè animale dedicato alla riproduzione, dopo la fine della carriera agonistica. Valter Ferrero e Salvatore Roberto Brischetto, rispettivamente amministratore unico della Varenne Forever e socio di maggioranza dell’allevamento “Il Grifone” di Vigone (Torino), sono accusati di truffa aggravata.
Secondo l’accusa, Ferrero e Brischetto avrebbero venduto illecitamente lo sperma di Varenne per arricchirsi, «impedendo alla società proprietaria del cavallo di eseguire i controlli previsti dallo statuto dell’Anact (l’associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore)», e quindi di visionare le cosiddette breeding card, le schede che contengono il riepilogo di tutte le attività svolte dall’allevamento in cui il cavallo è tenuto in custodia. La procura sostiene che «per la sola stagione di monta [di accoppiamento, ndr] del 2018» Brischetto e Ferrero avrebbero ottenuto profitti superiori ai 200mila euro.
Oreste Trudi, l’avvocato di Giordano, ha detto che da contratto Ferrero e Brischetto disponevano di 6 diritti di monta (ossia di fare accoppiare Varenne, facendosi pagare, per sei volte), ma non erano legittimati a venderne lo sperma, di cui avrebbe potuto disporre esclusivamente Varenne Futurity, la società di Giordano. In questo modo, ha spiegato Trudi in un’intervista data a Repubblica, Ferrero e Brischetto avrebbero concluso diversi «contratti di cessione del seme di Varenne», senza però averne la proprietà.
Trudi ha raccontato anche che negli ultimi anni sarebbero stati trovati «puledri figli di Varenne, nati in Italia e all’estero» che risulterebbero completamente sconosciuti al legittimo proprietario dello stallone, ossia Giordano.
Ha anche aggiunto che non è possibile quantificare con esattezza i prelievi che Ferrero e Brischetto avrebbero fatto tra il 2003 e il 2019, e che i proprietari dei puledri ritenuti figli di Varenne dovranno far sapere in che modo hanno ottenuto lo sperma, anche attraverso quale tipo di contratto.
Varenne nacque il 19 maggio 1995 in un allevamento di Copparo, in provincia di Ferrara. Oggi ha 29 anni, e dal 2019 vive in un allevamento in provincia di Pavia. Tra il 1998, l’anno in cui Giordano lo acquistò per circa 150 milioni di lire, e il 2002, quello in cui fu ritirato dalle gare agonistiche, Varenne e il suo fantino Giampaolo Minnucci vinsero più volte tutte le più importanti corse di trotto del mondo, fra cui il Prix d’Amérique (nel 2001 e nel 2002), la Breeders Crown (2001), l’Elitloppet (2001 e 2002) e per tre anni di fila, dal 2000 al 2002, il Gran Premio Lotteria di Agnano.
In quegli anni Varenne e Minnucci ottennero una popolarità enorme e piuttosto insolita per uno sport di nicchia come l’ippica. I quotidiani generalisti parlarono spesso di loro, e diedero a Varenne soprannomi altisonanti come “Il capitano” e “Il figlio del vento”. Nella sua carriera agonistica Varenne ha totalizzato montepremi per più di 6 milioni di euro, ed è tuttora il cavallo che ha vinto di più nella storia del trotto a livello internazionale.