Sono state disposte misure cautelari per 28 persone accusate di far parte di un’associazione a delinquere guidata da un ex membro della banda della Magliana
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della procura, hanno disposto le misure cautelari contro 28 persone che farebbero parte di un gruppo criminale: 11 sono state portate in carcere, 16 sono state messe agli arresti domiciliari e per una è stato stabilito l’obbligo di firma. Sono tutte indagate, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
A capo del gruppo ci sarebbe stato Marcello Colafigli, anche lui coinvolto nell’indagine, un ex componente della banda della Magliana, il gruppo criminale romano attivo tra gli anni Settanta e Novanta. Colafigli, scrive ANSA, nonostante fosse in regime di semilibertà «sarebbe riuscito a pianificare cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di droga dall’estero mantenendo rapporti con esponenti della ’ndrangheta, camorra e della mafia foggiana».
Marcello Colafigli è considerato uno dei fondatori della banda della Magliana. È stato condannato all’ergastolo per tre omicidi compreso quello di Enrico De Pedis, ex capo della banda che aveva smesso di rispettare la regola dell’organizzazione di sostenere economicamente i suoi ex complici carcerati e i loro familiari.