Joe Biden ha approvato una misura per limitare il numero di richieste di asilo esaminate al confine con il Messico
È tra le più restrittive mai introdotte da un Democratico, e dimostra quanto il tema dell'immigrazione irregolare sia importante nella campagna elettorale per le presidenziali di novembre
Martedì il presidente statunitense Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo che limita il numero di richieste d’asilo che possono essere esaminate al confine tra Stati Uniti e Messico.
La misura prevede che l’accettazione e l’esame delle domande vengano sospesi quando i migranti che provano a superare illegalmente il confine sono in media più di 2.500 al giorno per una settimana. I migranti che cercheranno di entrare negli Stati Uniti dal Messico anche quando la misura è in vigore verranno fermati e non potranno rimanere nel paese. Potranno comunque dire alle autorità di temere ripercussioni se tornano nel loro paese di origine, ma anche in questi casi le pratiche di asilo diventeranno molto più rigide.
Se il numero di ingressi illegali giornalieri rimane inferiore a 1.500 per sette giorni consecutivi, l’esame delle domande di asilo potrà riprendere regolarmente 14 giorni dopo. Dai calcoli sono esclusi i minori non accompagnati, le persone in pericolo di vita e con gravi problemi di salute, e chi ha prenotato un regolare appuntamento con le autorità di frontiera. La misura è entrata in vigore immediatamente dopo la firma del presidente.
«Questa misura ci permetterà di prendere il controllo delle nostre frontiere, e riportare ordine» nelle procedure di asilo, ha detto Biden in una conferenza stampa dopo l’approvazione della norma.
Provvedimenti simili erano stati inseriti in un disegno di legge che era stato presentato dal Senato a febbraio: prevedeva che l’esame delle richieste d’asilo dei migranti provenienti dal Messico venisse sospeso se gli attraversamenti avessero superato la soglia di 5.000 al giorno in media per una settimana, o di 8.500 in un solo giorno. La proposta è però stata bocciata due volte dal Senato, a causa dell’opposizione dei Repubblicani, che l’avevano giudicata troppo permissiva. L’ex presidente Trump aveva inoltre inoltre dato indicazione di non approvarla, per evitare di concedere a Biden quella che avrebbe potuto essere interpretata come una vittoria.
Proprio a causa dell’opposizione del Congresso Biden ha deciso di approvare un ordine esecutivo, una sorta di “direttiva” che entra immediatamente in vigore, è emanata direttamente dal presidente e non deve essere approvata dal Congresso.
La misura è stata paragonata anche a una norma approvata dall’ex presidente Donald Trump nel novembre del 2018 per sospendere l’esame delle richieste di asilo presentate da tutti i migranti che arrivavano negli Stati Uniti illegalmente, una misura che era poi stata giudicata illegittima da diversi tribunali federali. La decisione di Trump era stata proposta come metodo per gestire le “carovane” di migranti che tra il 2018 e il 2019 attraversavano l’America Centrale a piedi, fino a raggiungere il confine settentrionale del Messico per poi entrare negli Stati Uniti.
La misura entrata in vigore martedì è tra le più restrittive mai approvate da un esponente del Partito Democratico. È stata interpretata come un tentativo di Biden di mostrarsi più intransigente sull’immigrazione irregolare, un tema finito al centro della campagna elettorale per le elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre: più della metà degli statunitensi ritiene che finora le sue politiche siano state inefficaci, e anche per questo la sua amministrazione negli ultimi mesi si è dimostrata disponibile a scendere a compromessi con i Repubblicani, attirandosi però diverse critiche dall’ala più progressista del Partito Democratico.
La American Civil Liberties Union, una ong che si occupa di diritti civili negli Stati Uniti, ha detto che farà ricorso contro la misura approvata da Biden. È una delle associazioni che avevano fatto ricorso contro la misura di Trump del 2018. «A tutti coloro che credono che le misure siano troppo severe, dico: abbiate pazienza. Non fare nulla non è una possibilità», ha detto Biden durante la conferenza stampa.
La pressione migratoria sul confine tra Messico e Stati Uniti è aumentata notevolmente verso la fine del 2023, ma ora sta gradualmente diminuendo: ad aprile le autorità statunitensi hanno arrestato sul confine quasi 129mila migranti, in calo rispetto ai 137mila di marzo e quasi la metà dei 250mila di dicembre.