Claudia Sheinbaum sarà la nuova presidente del Messico
I risultati hanno confermato quanto indicato dai sondaggi: la candidata di centrosinistra sarà la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del paese
Claudia Sheinbaum sarà la nuova presidente del Messico, come ampiamente previsto dai sondaggi: con oltre il 90 per cento delle schede scrutinate, è ormai chiaro che alle elezioni presidenziali che si sono svolte domenica, insieme a quelle per rinnovare il parlamento, Sheinbaum – candidata di MORENA, il partito del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador (noto con l’acronimo AMLO, di centrosinistra) – ha ottenuto quasi trenta punti percentuali in più della sua principale rivale, Xóchitl Gálvez, che rappresenta una coalizione di partiti di centro e di centrodestra.
Claudia Sheinbaum ha 61 anni, è un’ingegnera energetica ed è l’ex sindaca di Città del Messico dove era stata eletta nel 2017 con un programma basato su due punti principali: aumentare la sostenibilità ambientale di una città nota come una delle più inquinate al mondo e combattere la violenza dei gruppi criminali. È riuscita soprattutto nel secondo intento: durante il suo mandato a Città del Messico gli omicidi si sono quasi dimezzati, anche se sono circolati dubbi sull’affidabilità dei dati. Sheinbaum si è occupata, tra le altre cose, di clima ed è stata parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo scientifico internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.
Sheinbaum è entrata in politica nel 2000 e fin da subito la sua carriera è stata legata a quella di López Obrador, che nel periodo in cui lui era sindaco l’ha nominata assessora all’Ambiente di Città del Messico. Quando nel 2014 AMLO ha lasciato il suo partito storico di sinistra, il PRD, lei lo ha seguito e ha contribuito a creare MORENA, il partito di cui ora entrambi fanno parte.
Sheinbaum sarà la prima donna a diventare presidente del paese e dovrà affrontare numerosi problemi storici del Messico: un’economia che cresce ma non quanto sarebbe necessario, la violenza del narcotraffico, che negli ultimi anni è aumentata, e l’immigrazione. Sheinbaum dovrà anche fare i conti con l’eredità ingombrante del suo predecessore: AMLO è infatti la figura politica più rilevante e carismatica degli ultimi trent’anni in Messico e resta molto amato tra la popolazione. Alcuni analisti ritengono che Sheinbaum, dopo aver vinto le elezioni grazie alla popolarità di AMLO, non sarà davvero in grado di liberarsi dalla sua influenza, e rimarrà una presidente sotto tutela. Sia Sheinbaum sia AMLO, ovviamente, negano questa possibilità.
Alle elezioni si è votato anche per eleggere i 500 deputati della Camera, i 128 senatori e i governi di nove Stati: Chiapas, Guanajuato, Jalisco, Morelos, Puebla, Tabasco, Veracruz, Yucatàn e di Città del Messico.