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  • Lunedì 3 giugno 2024

Lo youtuber che a Cipro rischia di vincere un seggio alle elezioni europee

Fidias Panayiotou, 24 anni, è diventato famoso con video di imprese bizzarre; si è candidato da indipendente senza un programma chiaro né esperienza politica ed è dato molto avanti

Fidias Panayiotou (da un video sul suo canale di YouTube)
Fidias Panayiotou (da un video sul suo canale di YouTube)
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A Cipro uno youtuber di 24 anni senza nessuna esperienza politica e molto seguito online sembra molto vicino a vincere un seggio alle elezioni europee. Si chiama Fidias Panayiotou, si è candidato due mesi fa e nessuno sa davvero cosa intenderebbe fare se venisse eletto. I sondaggi più recenti gli attribuiscono abbastanza voti da garantirgli un posto nel Parlamento Europeo, dove i seggi destinati a Cipro sono sei.

Panayiotou è noto come Fidias. Su YouTube il suo canale ha 2,6 milioni di iscritti, oltre il doppio del totale degli abitanti dell’isola di Cipro (tenendo conto anche degli abitanti di Cipro nord, la parte di paese abitata soprattutto da turco-ciprioti e riconosciuta come stato autonomo solo dalla Turchia). Fidias, che ha profili anche su Instagram e su TikTok, è diventato famoso a partire dal 2019, principalmente attraverso la condivisione di imprese bizzarre e stravaganti: cercare di abbracciare Elon Musk, vivere una settimana in aeroporto gratuitamente, viaggiare attraverso il Giappone senza pagare mai, stare in piedi per quattro giorni di fila, non dormire per cinque giorni, tra le altre.

Fidias aveva annunciato di volersi candidare lo scorso gennaio, come indipendente: «Ho 23 anni e non ho mai votato in vita mia: una sera mi sono detto che se non voterò mai e non mi interesserò mai, al potere ci saranno sempre gli stessi nerd, e così ho detto “basta!”», aveva detto in quell’occasione. Tre mesi dopo, ad aprile, aveva formalmente presentato la propria candidatura in un’occasione pubblica in cui era arrivato accompagnato dal padre, un sacerdote.

In quell’occasione aveva detto di essersi candidato da indipendente perché non voleva «adattarsi agli schemi» e per dimostrare che «non ha interessi di partito da seguire». Aveva aggiunto che il suo obiettivo non era essere eletto, ma motivare le persone più giovani a impegnarsi in politica.

Ha continuato a condividere video delle proprie imprese anche dopo la sua candidatura: nell’ultimo, di un mese fa, si vanta di aver speso un sacco di soldi in un paese poverissimo. Anche la sua campagna elettorale è stata caratterizzata da azioni e gesti bizzarri: pochi giorni fa, per esempio, ha denunciato il furto della propria automobile, alludendo a un legame tra il presunto furto e la propria candidatura. In un video si è ripreso mentre telefonava alla polizia per denunciare il furto, ma in realtà secondo la stampa locale non c’è nessuna traccia di una sua denuncia.

L’aspetto più paradossale della sua candidatura, anche tenendo conto del seguito che ha e dei consensi che sembra aver raccolto, è che nessuno ha davvero idea di cosa vorrebbe fare Fidias se venisse eletto. In un editoriale pubblicato sul giornale cipriota Philenews, il giornalista Frixos Dalitis ha scritto: «Ma quali sono le sue posizioni politiche? Per cosa si batterà esattamente al Parlamento Europeo o a quale gruppo si unirà? Nessuno lo sa e, a quanto pare, nessuno è interessato».

In diversi video su Instagram Fidias si è presentato indossando una maglietta col logo del Next Generation EU, il cosiddetto Recovery Fund, il grosso fondo straordinario di aiuti economici approvato dopo la crisi provocata dalla pandemia da coronavirus: ma al di là di questo gesto, e di qualche video in cui si è lamentato dei politici locali, Fidias non ha mai davvero spiegato quali siano le sue posizioni.

L’ultimo sondaggio, realizzato a fine maggio dall’agenzia cipriota RAI, ha mostrato che Fidias potrebbe ottenere circa l’8,7 per cento dei voti: sarebbero abbastanza per ottenere un seggio al Parlamento Europeo, scrive Politico.

Secondo lo stesso sondaggio il partito più votato sarà Raduno Democratico, di centrodestra e dato circa al 27 per cento, e il secondo più votato il Partito progressista dei lavoratori (AKEA), di sinistra e dato circa al 25. I sondaggi dicono anche, coerentemente con le previsioni sugli altri paesi europei, che l’estrema destra potrebbe aumentare in modo molto significativo i propri consensi, facendo leva soprattutto sulla pressione migratoria, questione molto sentita a Cipro.