Trump riuscirà a votare per se stesso, ora che è stato condannato?
Negli Stati Uniti ci sono regole diverse da stato a stato, ma secondo l'interpretazione più condivisa dovrebbe farcela: molto dipende dalla pena che riceverà
Ora che è diventato il primo ex presidente degli Stati Uniti a essere giudicato colpevole in un processo penale, Donald Trump potrebbe perdere la possibilità di votare per se stesso alle elezioni presidenziali di novembre, in cui è candidato per il Partito Repubblicano. Negli Stati Uniti esistono regole piuttosto stringenti che limitano il voto per le persone condannate o che si trovano in carcere: tuttavia l’interpretazione più condivisa è che Trump potrà effettivamente votarsi, anche se molto dipende dalla pena che riceverà nella prossima udienza, fissata per l’11 luglio.
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L’ex presidente degli Stati Uniti è stato giudicato colpevole di vari reati, fra cui quello di aver nascosto dei pagamenti all’attrice porno Stormy Daniels per evitare che rendesse pubblica una loro relazione durante la campagna elettorale per le elezioni del 2016. In base alla legge in vigore in Florida, dove Trump risiede dal 2019, le persone condannate anche in primo grado perdono il diritto di voto fino a quando finiscono di scontare la propria pena. Il caso di Trump però ricade in una eccezione alla norma.
Trump infatti è stato condannato da un tribunale di New York. Come si legge sul sito del dipartimento di Stato della Florida, «a una persona condannata in un altro stato viene impedito di votare in Florida solo se in quello stato la condanna impedirebbe alla persona di votare». In parole più semplici: Trump può votare alle elezioni presidenziali in Florida solo se la legge dello stato di New York permette di votare alle persone nella sua condizione.
Nello stato di New York una persona perde i propri diritti di elettore o elettrice solo quando si trova in carcere. Nel processo in questione Trump rischia fino a quattro anni, ma a meno di grosse sorprese non dovrebbe finire in carcere: secondo Politico infatti il giudice del processo potrebbe decidere una pena diversa per Trump, in quanto persona senza precedenti penali e responsabile di un crimine non violento. Il New York Times tuttavia fa notare che il giudice ha già fatto capire che considera molto gravi i reati come quelli per cui è stato condannato Trump: ma al momento non ci sono altre indicazioni su cosa deciderà di fare.
Secondo l’analista e avvocata Blair Bowie, insomma, «a Trump sarà impedito di votare soltanto se il giorno del voto si troverà in carcere», come ha detto a NBC News.
Esistono però altre interpretazioni, anche perché il caso di fatto non ha precedenti. Politico per esempio cita quella di Alex Saiz, direttore dell’ong Florida Justice Center, secondo cui nel caso di Trump la legge in Florida prevederebbe comunque di aspettare la conclusione della pena di Trump, qualunque essa sia: anche una condanna agli arresti domiciliari oppure una multa. Secondo Saiz se Trump nel giorno del voto fosse agli arresti domiciliari oppure non avesse ancora finito di pagare una multa, non potrebbe votare.
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