La Juventus ha licenziato «per giusta causa» l’allenatore Massimiliano Allegri, due settimane dopo averlo esonerato

Massimiliano Allegri fotografato di spalle mentre abbandona il campo
(ANSA/ANGELO CARCONI)

La Juventus ha licenziato «per giusta causa» l’allenatore Massimiliano Allegri, due settimane dopo averlo esonerato. La notizia non è stata diffusa dalla Juventus ma è data per certa da tutti i principali quotidiani.

Il rapporto fra la Juventus e Allegri si era molto deteriorato negli ultimi mesi, dopo due stagioni già molto negative. La società aveva deciso di esonerare Allegri dopo la vittoria contro l’Atalanta nella finale della Coppa Italia, durante la quale Allegri se l’era presa in modo molto scomposto con gli arbitri, con alcuni dirigenti della Juventus e con il direttore del quotidiano sportivo torinese Tuttosport, Guido Vaciago. Poche ore dopo la vittoria la Juventus aveva detto ad Allegri di averlo esonerato – una formula per cui un allenatore rimane formalmente sotto contratto con una società, ma al contempo non si occupa più della squadra – citando comportamenti «non compatibili con i valori della Juventus».

La Gazzetta dello Sport scrive che nei giorni scorsi la Juventus e Allegri si erano scambiati alcune ricostruzioni su quanto avvenuto durante e dopo Juventus-Atalanta: alla fine di questo scambio la società avrebbe comunque deciso di licenziare Allegri con la formula della «giusta causa», che la esenta dal continuare a pagare lo stipendio ad Allegri fino alla fine del contratto. Prima del licenziamento Allegri aveva un contratto fino all’estate del 2025 ed era di gran lunga l’allenatore più pagato della Serie A.

Il Corriere della Sera dice che Allegri presenterà ricorso contro il licenziamento.