Il processo ad Alexander Zverev, mentre lui è al Roland Garros
Il tennista tedesco è accusato di violenza domestica nei confronti dell'ex compagna: intanto è uno dei favoriti al prestigioso torneo di Parigi
Il ventisettenne tedesco Alexander Zverev è uno dei migliori tennisti in attività: è al quarto posto del ranking mondiale maschile ed è particolarmente forte sulla terra rossa, motivo per cui è anche uno dei favoriti per la vittoria del celebre torneo del Roland Garros, iniziato da circa una settimana a Parigi, in Francia. Al contempo venerdì a Berlino è cominciato un processo in cui Zverev è accusato di aver avuto comportamenti violenti contro l’ex compagna: lui comunque è rimasto in gara nel torneo, anche perché nel tennis non esistono regole che impediscano di farlo in casi del genere.
Zverev è stato accusato di violenze domestiche nei confronti della modella e influencer Brenda Patea, che ha detto che l’ex fidanzato l’aveva spinta contro un muro e le aveva stretto le mani attorno al collo durante un litigio nel maggio del 2020. Patea ha ricordato di aver subito raccontato il fatto ad alcune amiche, ma di aver deciso di denunciare Zverev solo tre anni dopo per via della vergogna e dell’imbarazzo.
Lo scorso ottobre un tribunale della capitale tedesca aveva ordinato a Zverev di pagare una multa da 450mila euro per le violenze denunciate da Patea. Il tennista, che ha sempre respinto ogni accusa, aveva fatto ricorso: così venerdì è cominciato il processo.
Giovedì al Roland Garros Zverev ha battuto il belga David Goffin, mentre sabato pomeriggio giocherà contro l’olandese Tallon Griekspoor. Zverev non deve per forza presenziare al processo, e anzi ha detto di non avere intenzione di farlo. Nelle prossime settimane a Zverev capiterà spesso di disputare partite importanti in occasioni delle udienze del processo, previste tra giugno e luglio.
La prossima sarà il 7 giugno, il giorno della semifinale degli Open di Francia, e le successive si terranno nel periodo del torneo di Wimbledon, che assieme al Roland Garros è uno dei più prestigiosi al mondo nonché dei quattro più importanti della stagione tennistica. Il processo potrebbe protrarsi fino ad agosto, quando a Parigi saranno in corso i Giochi Olimpici, dove Zverev punta a ottenere la sua seconda medaglia d’oro dopo quella di Tokyo 2020.
I reati di cui è accusato Zverev prevedono pene che vanno da una multa al carcere, ma è probabile che se venisse condannato la sua pena sarebbe sospesa. Il rischio più grande per lui tuttavia sembra essere una sospensione dall’ATP, l’Associazione dei tennisti professionisti, che per il momento non ha preso decisioni in merito e comunque non ha delle linee guida precise.
Il tennis, a differenza di altri sport, non ha regole specifiche per gestire casi di questo tipo e sanzionare o punire i giocatori accusati di abusi domestici. L’ATP contempla la sospensione dai propri tornei (ATP Tour) dei giocatori incriminati per condotte «contrarie all’integrità del gioco del tennis», ma finora non si è espressa sul caso. Ha deciso di attendere un giudizio definitivo anche la Federazione internazionale di tennis, che gestisce tutti e quattro i tornei del cosiddetto Grande Slam, cioè Roland Garros, Wimbledon, US Open e Australian Open.
Un’altra possibilità è che gli sponsor di Zverev, Adidas e Head, risolvano i contratti con lui per evitare di essere associati a una persona accusata o condannata per violenza domestica. Per Zverev sarebbe un brutto colpo: i tennisti non hanno uno stipendio ma si mantengono principalmente grazie ai premi ottenuti nei tornei e alle sponsorizzazioni.
Il tennista tedesco era già stato accusato di abusi dall’ex tennista russa Olya Sharypova, un’altra sua ex fidanzata, che tra il 2020 e il 2021 aveva parlato dei comportamenti violenti che aveva avuto con lei in più occasioni due anni prima. Zverev negò di essere stato violento con Sharypova, ma in quel caso ci fu un’indagine: dopo 15 mesi l’ATP stabilì di non sanzionarlo.
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