La missione delle Nazioni Unite di assistenza all’Iraq cominciata nel 2003 si concluderà il 31 dicembre del 2025

La rappresentante delle Nazioni Unite in Iraq, Jeanine Hennis-Plasschaert, durante una conferenza stampa a Baghdad, il 12 giugno del 2023 (AP Photo/ Hadi Mizban)
La rappresentante delle Nazioni Unite in Iraq, Jeanine Hennis-Plasschaert, durante una conferenza stampa a Baghdad, il 12 giugno del 2023 (AP Photo/ Hadi Mizban)

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’organo più importante delle Nazioni Unite, ha stabilito che il mandato della missione dell’ONU di assistenza per l’Iraq (Unami) cesserà il 31 dicembre del 2025. L’Unami è una missione speciale avviata nel 2003 su richiesta del governo dell’Iraq, che tra le altre cose aveva l’obiettivo di fornire consulenza e assistenza sullo sviluppo del paese e facilitare il dialogo tra le sue province e gli stati confinanti. Con la decisione di venerdì, il Consiglio ha stabilito di prorogare la missione di 19 mesi, per un’ultima volta: dopodiché cesserà ogni sua attività.

Dopo più di vent’anni da quando gli Stati Uniti invasero l’Iraq, dando inizio a una guerra che è considerata ancora oggi come uno dei peggiori errori della politica estera statunitense recente, il Consiglio di Sicurezza ha ritenuto che l’Iraq sia un paese relativamente stabile e sicuro.

Il governo dell’Iraq aveva chiesto il ritiro dell’Unami entro il 31 maggio del 2026, nell’ambito di un piano biennale di transizione. La decisione del Consiglio di Sicurezza prevede che entro il 31 dicembre di quest’anno il Segretario generale dell’ONU, António Guterres, completi in collaborazione con il governo nazionale un nuovo piano per il trasferimento dei compiti dell’Unami, il ritiro delle sue risorse e il congedo delle circa 650 persone impegnate nella missione, tra cui 250 straniere.

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