La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha dichiarato incompatibili con le norme europee alcune regole italiane sulle piattaforme digitali

(AP Photo/Richard Drew, File)
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Con una sentenza emessa giovedì, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha dichiarato incompatibili con le norme europee alcune regole italiane che prevedono obblighi aggiuntivi di rendicontazione per le piattaforme digitali che forniscono servizi online di vario tipo, tra cui Amazon, eBay, Airbnb e Google. Le regole in questione sono state adottate tra il 2020 e il 2021 e prevedono alcuni obblighi di trasparenza aggiuntivi per questo tipo di siti, come l’iscrizione in un registro tenuto dall’Agcom (l’Autorità garante per le comunicazioni), la trasmissione di un report periodico sulla situazione economica dell’azienda e il pagamento di un contributo economico allo Stato italiano.

Secondo la Corte, l’Italia non ha il potere di imporre ad aziende che hanno sede in uno dei paesi membri dell’Unione Europea degli obblighi aggiuntivi, dato che questo violerebbe le regole europee sul mercato unico. Tutte le società coinvolte nel procedimento hanno sede in Irlanda o in Lussemburgo, con l’eccezione di Expedia, che ha sede negli Stati Uniti.

Alla Corte si era rivolto un giudice italiano che deve decidere su un ricorso presentato da varie società, tra cui Airbnb, Amazon, Expedia e Google, che contestavano la legittimità degli obblighi aggiuntivi imposti dall’Italia.