In Israele la coalizione di Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra, ha chiesto di sciogliere in anticipo il parlamento
Giovedì la coalizione di Benny Gantz, membro del “gabinetto di guerra” di Israele e tra i leader dell’opposizione al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha presentato una mozione per sciogliere in anticipo la Knesset, il parlamento israeliano, e andare quindi a nuove elezioni. È improbabile che la misura riesca a raccogliere sufficienti consensi per passare, dato che la coalizione di governo, che sostiene Netanyahu, ha 64 seggi sui 120 totali della Knesset. Anche per questo non è certo che la misura verrà effettivamente votata, dato che in caso di bocciatura non ne potrà essere presentata un’altra uguale per i successivi sei mesi. La sua presentazione mantiene però un forte significato politico.
Gantz fa parte, insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant, del governo di unità nazionale creato da Netanyahu dopo la strage di civili israeliani compiuta da Hamas lo scorso 7 ottobre, che diede inizio alla guerra attualmente in corso nella Striscia di Gaza. Da mesi ci sono forti divisioni interne al governo: sia Gantz che Gallant hanno duramente criticato Netanyahu per il modo in cui sta conducendo la guerra, e lo hanno accusato di anteporre i propri interessi politici personali all’interesse nazionale di Israele.
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La proposta per lo scioglimento della Knesset è stata presentata da Pnina Tamano-Shata, deputata di Unità Nazionale, la coalizione che comprende il partito di Gantz, Israel Resilience, e una serie di politici indipendenti.
Gantz aveva proposto di indire elezioni anticipate anche lo scorso aprile, ma la richiesta non era stata ascoltata. A metà maggio ha poi minacciato di dimettersi se Netanyahu non presenterà un piano sulla fine della guerra nella Striscia di Gaza entro il prossimo 8 giugno.
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