Vi siete arresi al sandalo con il calzino?
Da anni nella moda si litiga sull'abbinamento, da sempre considerato senza gusto: è diventato femminista, parodico, auto-ironico e, infine, normale
Come spesso succede nel mondo della moda, una cosa considerata senza stile diventa all’improvviso quella da avere per essere davvero “alla moda”; negli ultimi anni è successo con uno degli abbinamenti più malvisti di sempre: i sandali indossati con i calzini. Periodicamente gli stilisti li propongono alle sfilate provocando l’indignazione – sempre più debole – di chi vuole difendere il tradizionale buon gusto, mentre persone famose e influencer li indossano nelle foto per Instagram, cambiando il modo in cui li vedono i più giovani. Non più una mancanza di stile, ma il contrario. Un’ultima spinta l’ha data la pandemia da coronavirus, quando sempre più persone si sono abituate a portare scarpe comode come le tedesche Birkenstock e le americane Crocs, nate come sandali ortopedici e poi diventati di moda, insieme ai calzini per proteggersi dal freddo. Oggi le cose sono cambiate e molti sono d’accordo con quanto scriveva Vice nel 2022: che «indossare sandali con calzino è ufficialmente cool per sempre».
Oltre alla comodità, ha contribuito a diffondere l’accoppiata anche una certa autoironia: vale sia per le cosiddette ugly shoes (le scarpe di moda in quanto brutte, come appunto le Birkenstock e le Crocs) portate con il calzino di spugna bianco con un risultato volutamente orrendo, sia per i sandali con il tacco alto e la punta aperta.
Quest’ultima scelta, che riguarda soprattutto le donne, fu resa resa popolare dalla statunitense Leandra Medine Cohen, che nel 2010 fondò il blog Man Repeller, poi diventato un sito, chiuso nel 2020: ebbe un grande successo in tutto il mondo e cambiò il modo di vestirsi di moltissime donne. Medine Cohen insegnò a farlo in modo nuovo e liberatorio, senza preoccuparsi di compiacere le aspettative maschili ma indossando cose che di solito facevano orrore agli uomini, un po’ per il gusto di farlo un po’ perché spesso erano più pratiche e divertenti. In questo caso un oggetto di abbigliamento tradizionalmente sexy, come il tacco a spillo, veniva snaturato dall’abbinamento con un accessorio considerato non particolarmente attraente, anzi respingente.
Inoltre indossare un sandalo dal tacco alto con il calzino è più igienico e meno scomodo (limita la formazione di vesciche, assorbe il sudore, protegge dalla sporcizia della città) ed è anche «un modo molto facile di portare le scarpe estive con te fino all’inverno, o di giustificare l’acquisto di un paio di sandali nel bel mezzo dell’inverno», ha spiegato Medine Cohen. Per questo divenne comune tra le appassionate di moda (lo faceva anche Carrie Bradshaw, la protagonista appassionata di scarpe della serie tv Sex and the City) e fu anche proposto da marchi solitamente molto sensuali come gli italiani Versace e Gucci. Medine Cohen è tornata più volte sull’argomento pubblicando varie guide su come abbinare sandalo e calzino.
Fu all’inizio degli anni Dieci, comunque, che i tacchi alti portati con il calzino spuntarono alle sfilate per l’abbigliamento da donna dei marchi di alta moda. Tra i primi ci furono l’azienda italiana Prada con la collezione primavera/estate 2008, dove i sandali erano portati con le calze, e la britannica Alexander McQueen per la primavera 2009, che abbinò ai sandali dei calzini dorati e sottili. Altre aziende intercettarono la novità e la riproposero nella sfilata per la primavera 2010: lo stilista britannico John Galliano, allora direttore creativo della francese Dior, scelse calzini iridescenti con sandali alti a punta aperta; Christopher Bailey, il britannico direttore creativo della sempre britannica Burberry, accoppiò eleganti sandali grigio chiaro con morbidi calzini di lana dello stesso colore; dalla francese Rochas si videro sandali bassi di gomma con calzini alla caviglia.
Oltre che tra le prime stiliste a proporre l’accoppiata, l’italiana Miuccia Prada è tra quelle che la utilizza più spesso, sia per il suo marchio principale, Prada, sia per Miu Miu, la linea pensata per le ragazze. Miu Miu è all’origine del rilancio più recente della tendenza, con la collezione primavera/estate del 2022, curata dalla nota stylist Lotta Volkova che indossa spesso tacchi e calzini, calze, gambaletti. Com Prada, l’accoppiata sandalo con calzino unisce la filosofia femminista alla Man Repeller, il gusto per l’ugly chic di cui è una delle massime esponenti (cioè l’idea che il brutto sia bello, perché più inaspettato e interessante) e probabilmente, soprattutto per Miu Miu, anche l’ammiccamento a un’estetica “da signorina”, visto che i bambini indossano sempre con il calzino qualsiasi tipo di sandalo.
Curiosamente, il primo stilista ad avere proposto i sandali con il calzino in una sfilata da uomo fu probabilmente il belga Raf Simons, attuale co-direttore creativo di Prada. Per la collezione primavera/estate 2007, infatti, due modelli indossano sandali con velcro stile Teva con un calzino alla caviglia.
Nella moda maschile l’abbinamento riguarda soprattutto il sandalo tipo Birkenstock portato con il calzino tubolare bianco di spugna, che in Italia è solitamente associato ai turisti tedeschi e negli Stati Uniti ai padri sciatti (il cosiddetto daddy style), ai pensionati, agli atleti a riposo (che devono far respirare i piedi dopo aver giocato e mantenerli al caldo) e a certe comunità di immigrati.
Le cose cambiarono grazie al normcore, una tendenza nata nel 2014 quando un gruppo di ricchi studenti d’arte di New York iniziò a vestirsi imitando la gente “normale” e in particolare proprio quelle categorie di persone che si vestivano notoriamente male o senza cura: con felpone del marchio Patagonia, cappellini da turista con scritto “I <3 New York”, maglioni di Chaps Ralph Lauren (cioè la linea sportiva di fascia media del marchio americano), capi basic di Uniqlo, sneaker bianche (considerata la tipica scelta da americani) e sandali brutti con il calzino.
Lo spirito era un po’ parodico, un po’ autoironico, un po’ nostalgico: era un tentativo di «vivere nell’armadio dei tuoi genitori per sempre» scrisse Chandler Levack su Vice nel 2014, nonché «il primo meme dell’anno», non su internet ma nel mondo reale.
Il normcore si diffuse presto – era ancora il periodo in cui era figo essere o almeno apparire nerd – e già nell’estate del 2014 a New York c’erano persone vestite alla moda e personaggi famosi che andavano in giro con sandali e calzino. Un anno dopo, nel luglio del 2015, le sfilate della Settimana della moda maschile erano piene di sandali e calzini: per esempio dall’americana Calvin Klein e dalle italiane Bottega Veneta e Marni.
Quattro anni dopo la rivista di moda maschile Esquire pubblicò un articolo, Summer of Sleaze (l’estate dello squallore), che raccontava una nuova tendenza anti-moda che invitava a sforzarsi per ricreare un’apparente sciatteria, partendo spesso dalle scarpe: più erano brutte meglio era e ovviamente contribuì a rafforzare la ciabatta con il calzino. La tendenza si affermò e nel 2020 anche l’ex calciatore David Beckham, considerato da molti un modello di stile, si fece fotografare su Instagram in Birkestock con calzino bianco. Il sito di moda Highsnobiety scrisse che «la combinazione spesso ridicolizzata di sandalo con calzino quest’estate ha fatto il giro ed è diventata qualcosa da avere».
L’ultima tendenza a normalizzare il sandalo brutto con il calzino tecnico è stata il gorpcore, cioè vestirsi in città come per andare in campeggio o a scalare in montagna: con molto materiale tecnico, spesso di marchi come North Face e Patagonia, felpe, pile, scarpe da ginnastica delle aziende Hoka o Salomon, zaini, cappellini e ovviamente sandali di marchio Teva o Birkenstock con il calzino.
Le aziende di scarpe e sandali “brutti” hanno sfruttato tutto questo, proponendo modelli più desiderabili e a volte realizzati in collaborazione con altri marchi o artisti, come le Crocs con la zeppa, le Birkenstock con il pelo e le Ugg ciabatta (qui il processo è inverso: il tentativo di proporre la versione estiva di uno stivaletto invernale di successo). Chi li compra ha voglia di indossarli tutto l’anno e in autunno o in inverno deve indossare il calzino: già nel 2015 Teva vendeva pacchetti di sandali e calzini insieme con una guida su come accoppiarli.
L’esempio più noto è il sabot Boston di Birkenstock, che è chiuso davanti, lascia scoperto solo il tallone e ha anche una versione foderata di pelo per l’inverno: vendette così tanto che nell’ottobre del 2022 divenne introvabile sia nei negozi fisici sia online. Le Boston hanno normalizzato molto l’abbinata scarpa aperta con calzino, perché il calzino si nota meno, spunta solo dal tallone e non dalla punta che è, probabilmente, la parte più difficile da accettare quando è avvolta. Normalizzandosi però – almeno in certi contesti urbani e più modaioli – il sandalo con il calzino ha perso spesso la portata autoironica: ora chi lo indossa lo fa anche prendendosi sul serio, e sentendosi figo.