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  • Martedì 28 maggio 2024

Israele sta avanzando nel centro di Rafah

Due giorni dopo i gravi bombardamenti sugli sfollati palestinesi, l'esercito israeliano sta continuando ad attaccare la città: martedì un nuovo bombardamento ha ucciso almeno 21 civili

Persone nell'accampamento distrutto e incendiato dall'attacco dell'esercito israeliano, 27 maggio 2024 (AP Photo/Jehad Alshrafi)
Persone nell'accampamento distrutto e incendiato dall'attacco dell'esercito israeliano, 27 maggio 2024 (AP Photo/Jehad Alshrafi)
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In queste ore l’esercito israeliano sta continuando ad attaccare Rafah, l’ultima città della Striscia di Gaza che non aveva ancora invaso, dove domenica sera un incendio provocato da una serie di bombardamenti in un accampamento di palestinesi sfollati aveva provocato la morte di almeno 45 civili, soprattutto donne e bambini. Martedì un nuovo bombardamento nella parte occidentale della città ha causato almeno 21 morti, hanno scritto tra gli altri ReutersAgence France-Presse e Al Jazeera citando le autorità sanitarie della Striscia di Gaza, controllate da Hamas. Negli attacchi sono anche state ferite decine di persone.

Nel frattempo sia Reuters che alcuni giornalisti e testimoni sul posto hanno detto che in mattinata i carri armati israeliani sono avanzati verso la parte centrale di Rafah, fino a prendere il controllo della rotonda di al Awda: un importante punto di snodo dove hanno sede banche, uffici governativi e negozi.

Al Jazeera scrive che i nuovi attacchi hanno causato un incendio in un condominio del quartiere e che hanno colpito un ospedale da campo della zona: il personale medico e i pazienti sono intrappolati all’interno della struttura e le ambulanze hanno difficoltà a raggiungere i feriti a causa dei bombardamenti. In questi nuovi attacchi, dice sempre Al Jazeera, sono stati uccisi almeno sette palestinesi. Nel frattempo, un altro ospedale di Rafah ha chiuso dopo che due membri del personale medico sono stati uccisi.

Dopo i bombardamenti di domenica sera al campo sfollati, una zona che l’esercito di Israele aveva indicato come “area umanitaria”, e in cui aveva detto ai civili palestinesi di andare per trovare riparo in vista di una possibile invasione di Rafah, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva detto che si era trattato di «un tragico errore». Nonostante questo gli attacchi non si sono fermati.

I bombardamenti contro il campo sfollati erano stati i primi dopo che venerdì la Corte internazionale di giustizia (ICJ), il più importante tribunale delle Nazioni Unite, aveva ordinato a Israele di fermare l’attacco alla città. I giudici della Corte avevano definito la situazione a Rafah «disastrosa» e avevano detto che le catastrofiche condizioni di vita della popolazione erano «ulteriormente peggiorate», in particolare per la prolungata e diffusa privazione di cibo. Le richieste della Corte internazionale di giustizia sono in teoria vincolanti, ma la Corte non ha mezzi per farle rispettare.

La morte di 45 civili aveva causato nuove richieste da parte della comunità internazionale per un cessate il fuoco a Gaza e per la fine dell’operazione militare israeliana nella città. Hanno condannato l’attacco, tra gli altri, i governi di Stati Uniti, Turchia, Qatar, Cile, Colombia, Egitto, ma anche i rappresentanti dell’Unione Europea, dell’Unione Africana e le Nazioni Unite. Nelle ultime ore ci sono state diverse manifestazioni di piazza in tutto il mondo: a Barcellona, ​​Istanbul, Parigi, New York, Tunisi. A Parigi hanno protestato più di 10mila persone e diverse centinaia hanno protestato anche in alcune città di Israele.

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