Alle elezioni locali in Turingia il partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland è andato bene, ma non benissimo

Uno stand di Alternative für Deutschland in una piazza tedesca, 18 maggio 2024
(Tobias C. Kohler/ dpa, ANSA)

Alle elezioni locali di domenica nello stato tedesco della Turingia il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), che lì è profondamente radicato, è andato bene, ma non ha ottenuto i risultati nettamente positivi che ci si attendeva. Si votava per eleggere 13 presidenti delle suddivisioni amministrative locali e 94 sindaci, oltre che per rinnovare centinaia di consigli comunali: in base ai risultati provvisori comunicati dall’Ufficio statistico dello stato, con 2.581 seggi conteggiati su 3.047 AfD è stato il secondo partito più votato, con il 26,4 per cento dei voti. Il primo è stato quello dei Cristiano-democratici (CDU), al 27,6.

AfD è da tempo il secondo partito in Turingia, lo stato della Germania centro-orientale dove negli ultimi anni il consenso per i partiti più istituzionali si è molto ridotto e anche quello in cui nel 2023, per la prima volta nella storia della Germania democratica, un partito di estrema destra aveva vinto un voto locale. Il leader locale dell’Afd, Björn Höcke, è uno dei più estremisti e influenti del partito, che in Turingia è cresciuto costantemente, anche per via del malcontento per la gestione dell’economia da parte del governo federale del cancelliere Olaf Scholz, sostenuto dai suoi Socialdemocratici, dai Verdi e dai liberali dell’FDP.

Domenica l’AfD ha ottenuto quasi nove punti in più rispetto alle ultime elezioni locali, quelle del 2019. Ci si aspettava però una sua vittoria netta in molti dei 13 distretti in cui si votava, mentre in nove si andrà al ballottaggio a giugno. Non sono nemmeno stati eletti 15 sindaci del partito la cui vittoria sembrava scontata. Secondo alcuni analisti politici il risultato conferma comunque la solidità del partito di estrema destra nello stato, dove il prossimo settembre ci saranno le elezioni statali. Al tempo stesso mostra come alcuni recenti scandali abbiano avuto un impatto su questo risultato.

A gennaio, dopo che un’inchiesta aveva documentato un incontro tra alcuni leader di AfD, i finanziatori del partito e diversi membri del movimento neonazista tedesco, il partito aveva ottenuto una prima sconfitta elettorale al ballottaggio delle elezioni amministrative del distretto di Saale-Orla. Al contempo era stato contestato con enormi proteste in tutto il paese per il suo coinvolgimento in un piano per la deportazione di massa delle persone straniere.

Nelle ultime settimane inoltre il capolista del partito alle elezioni europee, Maximilian Krah, si è dimesso dal comitato esecutivo dell’AfD e ha smesso di fare campagna elettorale in seguito a un’intervista data al Financial Times, in cui diceva che non tutte le persone che avevano lavorato per l’organizzazione paramilitare delle SS erano criminali. La settimana prima invece Höcke era stato condannato a pagare una multa da 13mila euro per aver usato uno slogan nazista durante un comizio del 2021.

A causa delle dichiarazioni di Krah il gruppo politico europeo Identità e Democrazia, uno dei sette che compongono il Parlamento Europeo e di cui fanno parte perlopiù partiti di estrema destra, ha espulso con effetto immediato AfD. Höcke, i cui avvocati hanno fatto appello, resta invece uno dei probabili candidati al ruolo di governatore dello stato alle elezioni del prossimo primo settembre.