La campagna elettorale nel Regno Unito non è iniziata bene per Rishi Sunak
Nel primo giorno ha dovuto ammettere che alcune politiche centrali del suo governo, come i trasferimenti dei richiedenti asilo in Ruanda, non saranno applicate prima del voto: e ha pure fatto qualche gaffe
Giovedì nel Regno Unito è cominciata la campagna elettorale in vista delle elezioni convocate per il 4 luglio dal primo ministro Rishi Sunak. Le elezioni sono state convocate da Sunak con qualche mese di anticipo rispetto al previsto, in una mossa considerata da molti un azzardo: il Partito Conservatore di Sunak è in grave svantaggio rispetto al Partito Laburista, e deve recuperare un grande divario in poco tempo. Nonostante questo, il primo giorno di campagna è stato particolarmente negativo per il primo ministro.
Sunak ha dovuto ammettere che alcune delle misure su cui il suo governo si era concentrato negli ultimi mesi non verranno attuate prima delle elezioni: in particolare nessun volo con a bordo migranti decollerà dal Regno Unito verso il Ruanda prima del 4 luglio, in attuazione della contestata legge sul trasferimento dei richiedenti asilo, approvata in modo definitivo a fine aprile. E la legge che avrebbe dovuto vietare per sempre alle persone nate dopo il 1 gennaio 2009 di comprare sigarette, garantendo così «che le nuove generazioni crescano libere dal fumo», non sarà approvata in modo definitivo.
Questo perché il parlamento britannico chiude i suoi lavori venerdì, e non avrà tempo di arrivare all’approvazione di questa legge, così come di altre definite fondamentali dallo stesso Sunak e dai Conservatori fino alla scorsa settimana: saranno accantonate fra le altre una vasta riforma sulla giustizia penale e una misura per limitare gli sfratti indiscriminati degli inquilini da parte dei proprietari di casa in Inghilterra.
Per quel che riguarda i trasferimenti dei richiedenti asilo in Ruanda lo stesso Sunak ha dovuto ammettere giovedì che non esistono i tempi tecnici per organizzare i primi voli prima delle elezioni. Il leader del partito Laburista Keir Starmer ha già annunciato che un suo eventuale governo (probabile secondo i sondaggi) cancellerà immediatamente la misura, per la quale il governo britannico ha già pagato 220 dei 500 milioni di sterline previsti al Ruanda (258 milioni di euro su 587).
La rinuncia ad attuare una misura che era stata al centro del dibattito e considerata identitaria per i Conservatori ha aumentato i malumori all’interno del partito, già piuttosto sorpreso dalla decisione di Sunak di convocare le elezioni a luglio, e non in autunno. Alcuni esponenti di rilievo del governo si sono anche lamentati con i giornali britannici di una generale impreparazione alla campagna, dicendo di non sapere nemmeno bene quale siano i temi e le proposte da presentare agli elettori.
Un sondaggio di giovedì ha poi stimato come ulteriormente in aumento lo svantaggio dei Conservatori: i Laburisti sono accreditati di 26 punti percentuali di vantaggio, mentre il sostegno per il partito al governo da 14 anni sarebbe sceso per la prima volta sotto al 20 per cento.
Settantadue degli attuali deputati Conservatori hanno già annunciato che non correranno per la rielezione, su un totale di 344: è un numero molto alto, vicino al record del 1997, quando non si ricandidarono in 75. A quelle elezioni i Laburisti di Tony Blair ottennero una larga vittoria.
Finora l’unico effetto positivo per i Conservatori dell’anticipo delle elezioni è l’annuncio che Nigel Farage non si candiderà per un seggio in parlamento: il fondatore del partito di destra Reform UK ed ex leader del movimento che portò al referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha detto che sei settimane sono un tempo troppo limitato per preparare una candidatura e che continuerà a concentrarsi sulle elezioni statunitensi, in sostegno a Donald Trump. Il partito Reform UK ha invece annunciato che presenterà candidati in tutti i collegi elettorali: i sondaggi indicano che potrebbero raccogliere il 12-14 per cento dei voti.
Anche dal punto di vista degli eventi, il primo giorno di campagna di Sunak ha avuto qualche intoppo. Il primo ministro ha visitato una fabbrica di biscotti in Galles, e poi un birrificio. Nella fabbrica, Sunak ha risposto alle domande degli operai, ma si è poi scoperto che due delle persone che lo avevano interrogato su argomenti a lui molto congeniali erano in realtà funzionari di partito che si erano mescolati al pubblico.
In birreria Sunak ha poi chiesto ai presenti se fossero impazienti di veder cominciare gli Europei di calcio (in programma in Germania fra il 14 giugno e il 14 luglio). Gli è stato ricordato, dopo qualche secondo di silenzio, che la squadra del Galles non si è qualificata alla manifestazione.
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