L’allenatore di calcio Claudio Ranieri lascerà il Cagliari a fine stagione

(ANSA/EMANUELE PENNACCHIO)
(ANSA/EMANUELE PENNACCHIO)

Claudio Ranieri ha annunciato che al termine della stagione lascerà il ruolo di allenatore del Cagliari, squadra di calcio che allena dallo scorso anno. La decisione è stata presa di comune accordo con la società.

Ranieri ha 72 anni ed era arrivato a Cagliari a metà della scorsa stagione, quando la squadra era in grosse difficoltà a metà classifica in Serie B, ed era riuscito a farla promuovere in Serie A vincendo i playoff contro il Bari. Quest’anno invece il Cagliari ha ottenuto la salvezza matematica in Serie A alla penultima giornata, domenica scorsa, vincendo contro il Sassuolo.

Il Cagliari era stata la prima squadra di Ranieri da allenatore nel calcio professionistico e in due anni l’aveva portata dalla Serie C alla Serie A. Quando l’anno scorso aveva accettato di tornare ad allenarla aveva detto che sarebbe stata la sua ultima esperienza da allenatore di club in carriera, ma per ora non lo ha confermato. In un messaggio video pubblicato sui canali social del Cagliari, Ranieri ha detto:

«Il mio viaggio è iniziato nell’88. Tre anni stupendi, poi sono andato via e sono diventato grande. Dopo la promozione in A, che magari non ci aspettavamo così immediata quando arrivai a gennaio, e questa salvezza mi sembra giusto lasciare. È una decisione sofferta, dura, presa a malincuore ma è giusto lasciare adesso. Preferisco andare così e non magari stare un altro anno e le cose non vanno bene. Già avevo paura nel tornare, temevo di macchiare i tre anni che ho vissuto qua e che mi hanno riempito il cuore.  Nei momenti di difficoltà mi attaccavo a Cagliari e a quest’isola felice. E non volevo venire, poi quando lessi le parole di Gigi Riva (“Claudio è uno di noi”) sono tornato. Mi son detto lasciamo stare gli egoismi e andiamo a rischiare. Adesso è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai cagliaritani e ai sardi, senza di loro non ce l’avremmo fatta, il pubblico è stato l’uomo in più, non ci ha mai abbandonato. Ho vissuto un anno e mezzo meraviglioso. Giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente».