Il Tar della Liguria ha annullato il decreto ministeriale sul ridimensionamento del parco nazionale di Portofino

Un traghetto lascia Portofino nel 2018
Portofino, 11 novembre 2018 (ANSA/ Risso)

Il tribunale amministrativo regionale (Tar) della Liguria ha accolto un ricorso contro la riduzione del perimetro del parco nazionale di Portofino, voluta dall’amministrazione di centrodestra del governatore ligure Giovanni Toti. Lo ha comunicato Daniele Granara, l’avvocato dell’associazione Amici del Monte di Portofino e della onlus Verdi Ambiente e Società, gli enti che avevano presentato il ricorso. La sentenza è il passaggio più recente della lunga storia del parco nazionale di Portofino istituito con la legge di bilancio approvata alla fine del 2017, la cui realizzazione ha però subito numerosi rallentamenti: tra le richieste di una perimetrazione più ampia da parte delle associazioni ambientaliste e l’aperta contrarietà del governo regionale, secondo cui i vincoli sul territorio sotto tutela ambientale creerebbero un danno economico.

Nel ricorso al Tar che è stato accolto le due associazioni chiedevano l’annullamento del decreto firmato lo scorso ottobre dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica del governo di centrodestra di Giorgia Meloni, Gilberto Pichetto Fratin. Con il decreto veniva recepita la richiesta della Liguria di limitare il perimetro del parco a una superficie di circa dieci chilometri quadrati distribuiti su tre comuni, Santa Margherita Ligure, Camogli e Portofino appunto: circa un quinto del progetto originario, la stessa superficie del parco regionale che esisteva anche prima.

La conseguenza è che verrà ripristinato il perimetro provvisorio stabilito nel 2017 dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), l’ente di ricerca pubblico legato al ministero dell’Ambiente: un’area di oltre cinquanta chilometri quadrati distribuita su undici comuni, come peraltro previsto da un precedente decreto. Secondo il Tar manca «l’interesse pubblico che giustificherebbe una nuova perimetrazione provvisoria del Parco, quando già ne era stata legittimamente adottata una» e non c’è nemmeno «alcun valido motivo per modificarla».

Adesso il ministero dell’Ambiente dovrà recepire la decisione del Tar e adeguare il perimetro del parco a quello stabilito in precedenza, coinvolgendo nel comitato di gestione provvisoria anche i comuni limitrofi che ne erano rimasti esclusi: Recco, Avegno, Zoagli, Rapallo, Coreglia Ligure, Tribogna, Cicagna e Chiavari.

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