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  • Martedì 21 maggio 2024

La Russia ha detto di aver iniziato delle esercitazioni con armi nucleari “tattiche”

Quelle meno potenti delle bombe nucleari tradizionali: il ministero della Difesa ha diffuso un video e una nota in cui dice di voler testare la prontezza dell'esercito in caso di minaccia all'integrità territoriale russa

Una foto del ministero della Difesa russo che mostra un convoglio di veicoli militari e dei missili Iskander a corto raggio (Russian Defense Ministry Press Service via AP)
Una foto del ministero della Difesa russo che mostra un convoglio di veicoli militari e dei missili Iskander a corto raggio (Russian Defense Ministry Press Service via AP)
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Martedì la Russia ha detto di aver avviato alcune simulazioni dell’uso di armi nucleari cosiddette “tattiche” (che hanno una potenza e una gittata inferiori rispetto alle bombe nucleari tradizionali, in genere definite invece “strategiche”), vicino al confine con l’Ucraina. L’operazione era stata anticipata dal presidente russo Vladimir Putin alcuni giorni fa come una mossa di intimidazione nei confronti dei paesi occidentali e quella che ritiene una loro crescente partecipazione alla guerra in corso in Ucraina.

Nello specifico il governo russo aveva detto che queste esercitazioni sarebbero arrivate in risposta alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che ha detto in varie occasioni di non escludere la possibilità di inviare soldati in Ucraina, e del segretario di stato britannico per gli Affari esteri David Cameron, che aveva accennato al fatto che l’Ucraina avrebbe potuto usare armi fornite dai paesi occidentali sul territorio russo.

Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video delle esercitazioni, che si stanno svolgendo nella zona di Rostov sul Don, nella Russia meridionale, una regione di cui fanno parte anche alcuni dei territori ucraini che la Russia dice di aver annesso. Nel video si vedono dei veicoli militari e dei missili Iskander a corto raggio, che possono essere usati per lanciare armi nucleari, muoversi per posizionarsi per il lancio, un bombardiere strategico supersonico russo, cioè un aereo militare progettato per attacchi nucleari, e un aereo d’attacco.

Il ministero della Difesa russo ha anche detto che le esercitazioni sono progettate per testare «la prontezza del personale e delle attrezzature delle unità di combattimento con armi nucleari non strategiche a rispondere e a garantire incondizionatamente l’integrità territoriale e la sovranità dello stato russo».

Dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio del 2022, Putin ha detto in varie occasioni che avrebbe potuto decidere di usare armi nucleari nel caso in cui l’integrità territoriale o l’esistenza del territorio russo venissero minacciate. Le nucleari “tattiche” hanno un potenziale distruttivo minore di quelle “strategiche” ma sono comunque armi terribili: il loro utilizzo porterebbe a conseguenze disastrose e sarebbe un precedente ingiustificabile, ma non creerebbero quel tipo di distruzione generalizzata che spesso ci si immagina quando si parla di “bomba nucleare”. Benché la possibilità che armi nucleari siano effettivamente usate non sia mai stata così concreta da decenni, ci sono comunque molte condizioni che dovrebbero verificarsi perché le minacce di Putin diventino concrete.