Le elezioni presidenziali in Iran si terranno il 28 giugno, in seguito alla morte del presidente Ebrahim Raisi

Una commemorazione per Ebrahim Raisi, nel centro di Tehran, in Iran, il 20 maggio (AP Photo/Vahid Salemi)
Una commemorazione per Ebrahim Raisi, nel centro di Tehran, in Iran, il 20 maggio (AP Photo/Vahid Salemi)

Il Consiglio dei guardiani dell’Iran, organo che si occupa principalmente di vigilare sulla compatibilità delle leggi con la Costituzione e con la religione islamica e di approvare le candidature elettorali, ha annunciato che le elezioni presidenziali si terranno il 28 giugno. Le elezioni sono state indette dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero avvenuto domenica vicino alla città di Jolfa, nella provincia iraniana dell’Azerbaigian Orientale, nel nord-ovest del paese.

Insieme a Raisi sono morti anche il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia iraniana dell’Azerbaigian Orientale, Malek Rahmati, e l’ayatollah Mohammad Ali Ale-Hashem, rappresentante della Guida suprema iraniana in Azerbaigian Orientale (la Guida suprema è Ali Khamenei, la massima autorità politica e religiosa dell’Iran). Dopo la morte di Raisi nel paese sono stati proclamati cinque giorni di lutto nazionale, e il vicepresidente Mohammad Mokhber è stato nominato presidente ad interim, come previsto dalla Costituzione. Anche il ministro degli Esteri è stato temporaneamente sostituito dal suo vice, Ali Bagheri Kani.

Chi intende candidarsi alle elezioni ha tempo dal 30 maggio al 3 giugno, e la campagna elettorale comincerà il 12 giugno.