L’ISIS ha rivendicato l’attentato di venerdì contro alcuni turisti in Afghanistan, in cui erano state uccise 6 persone

I resti di una delle statue di Buddha a Bamiyan, vicino a dove è avvenuto l'attacco (AP Photo/Rodrigo Abd)
I resti di una delle statue di Buddha a Bamiyan, vicino a dove è avvenuto l'attacco (AP Photo/Rodrigo Abd)

Il gruppo terroristico Stato Islamico ha rivendicato l’attentato in cui venerdì erano stati uccisi tre turisti spagnoli e tre persone afghane, nella provincia di Bamiyan, in Afghanistan, vicino a un noto sito turistico. Altre sette persone, tre afghane e quattro straniere, erano state ferite. Le autorità afghane avevano detto poco dopo l’attacco di aver arrestato quattro persone, sospettate di essere coinvolte dell’attacco armato.

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Il gruppo di turisti uccisi si trovava probabilmente a Bamiyan per visitare un sito considerato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che include i resti di due gigantesche statue di Buddha che furono distrutte con degli esplosivi dai talebani nel 2001. Il regime dei talebani vende i biglietti per accedere al sito.

A tre anni dal suo insediamento, avvenuto nell’estate del 2021 con la conquista militare del paese dopo il ritiro delle truppe statunitensi, il governo dei talebani in Afghanistan ha tentato vari espedienti per cercare di normalizzare le sue relazioni con il resto del mondo. Attualmente il regime talebano non è riconosciuto da nessun paese del mondo, è estremamente isolato e deve affrontare una gravissima crisi economica. Uno dei modi in cui sta provando a uscire da questo isolamento è la promozione del turismo: visitare l’Afghanistan è stato impossibile per più di vent’anni a causa della guerra fra i talebani e una coalizione guidata dagli Stati Uniti, ma negli ultimi tempi qualche centinaio di turisti ha effettivamente visitato il paese, nonostante la situazione critica.

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